PALERMO – Un poliziotto è stato aggredito da un giovane detenuto dell’Istituto penale per minorenni di Palermo.
A comunicarlo è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE): “È successo che un nostro poliziotto è stato aggredito da un detenuto che, dopo avergli bloccato entrambe le mani, lo ha pure percorso. Un elogio ai colleghi che lavorano nell’istituto di Palermo e in particolare a colui che è stato vittima di questo episodio, per il quale è poi dovuto ricorrere alle cure dei sanitari“.
“È l’ennesima aggressione da parte di detenuti presenti nelle strutture per minorenni nei confronti degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, ancora una volta sottovalutata dall’Amministrazione della Giustizia Minorile che riserva scarsa attenzione alla difficile gestione di detenuti all’interno delle strutture penitenziarie per minorenni (dove possono essere presenti adulti fino a 25 anni!)“.
Il sindacato ha proseguito così: “Se gli attuali vertici ministeriali, dipartimentali e regionali non pongono tra le priorità d’intervento la garanzia dell’incolumità fisica dei poliziotti penitenziari, sentiranno presto e ancora una volta la nostra voce d’ira e di protesta nelle piazze!”
“Sono ancora in tempo di fare qualcosa prima che lascino l’incarico. Le carceri sono in mano ai delinquenti e l’Amministrazione Penitenziaria – continua – ha affidato e le politiche penitenziari ai Garanti dei detenuti, facendo venire meno la sicurezza delle strutture. È una vergogna! Fare il poliziotto penitenziario in carcere è sempre più pericoloso e noi ci sentiamo abbandonati da tutti: dalle istituzioni, dalla politica e soprattutto da Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria“.
Foto di repertorio