Pescivendolo denunciato da ristoratore per usura: rinviato a giudizio

Pescivendolo denunciato da ristoratore per usura: rinviato a giudizio

PALERMO – Un pescivendolo di Brancaccio, I. R., 38 anni, era stato arrestato l’anno scorso dai finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria di Palermo con l’accusa di usura. Oggi, è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare di Palermo, con la prima udienza che si terrà il 21 ottobre.

A presentare regolare denuncia alle forze dell’ordine sarebbe stato, ai tempi, un ristoratore che aveva chiesto aiuto al 38enne. Secondo il suo racconto, il pescivendolo gli aveva prestato 13mila euro, “aiutandolo” durante il periodo in cui le banche gli avevano chiuso ogni credito. L’uomo, oltre al denaro, forniva del pesce al nuovo ristorante aperto con i soldi da lui prestati.

Una volta che il ristoratore saldò il debito, il malvivente gli avrebbe detto che i soldi non bastavano. Mano a mano che il tempo passava, il 38enne avrebbe preteso sempre più denaro, fino all’ultima clamorosa richiesta: la villetta che la vittima possedeva a Mazara del Vallo.

L’imprenditore dunque, sfiancato dalle richieste e dalle minacce del pescivendolo\usuraio, si sarebbe così rivolto ai finanzieri. Quest’ultimi avrebbero organizzato la trappola per l’uomo, con tanto di registrazioni delle sue minacce.

Immagine di repertorio