PALERMO – Emergono ulteriori particolari dall’indagine, per ipotesi di peculato, che coinvolge l’ex pm Antonio Igroia insieme con Antonio Chisari. Secondo gli inquirenti, il magistrato avrebbe pernottato anche in hotel di lusso della costa palermitana, tra i quali Villa Igiea, alloggio a 5 stelle che si trova in località Acquasanta, per spese fino a 2.275 euro.
Fra le notti d’oro di Ingroia risulterebbero anche i soggiorni nell’hotel Excelsior per 615 euro e nel Centrale Palace Hotel per 1.293 euro. L’ex pm avrebbe inoltre partecipato a cene in alcuni ristoranti stellati come quello del noto chef Natale Giunta dove avrebbe speso 120 euro.
Tutte spese effettuate indebitamente poiché gli unici rimborsi che sarebbero effettivamente spettati ad Ingroia riguarderebbero gli spostamenti da e per Roma, dove attualmente vive il magistrato.
Gli inquirenti contesterebbero, inoltre, l’autoliquidazione indebita di un’indennità di risultato di 117mila euro relativa all’anno 2013.
In quel periodo, infatti, il magistrato, sarebbe stato impegnato nella liquidazione della società Sicilia e-Servizi s.p.a. – oggi denominata Sicilia Digitale s.p.a. – ma l’indennità percepita sarebbe stata sproporzionata rispetto al lavoro compiuto dall’allora liquidatore.
Ecco come si è pronunciato a riguardo l’indagato Antonio Ingroia:“Ho appreso dalla stampa del provvedimento emesso nei miei confronti, prima ancora che mi venisse notificato. Comunque ho la coscienza a posto perché so di avere sempre rispettato la legge, come ho già chiarito e come dimostrerò nelle sedi competenti”.