PALERMO – La Polizia di Stato ha recentemente restituito un borsello contenente più di 4mila euro in contanti al legittimo proprietario che lo aveva smarrito. Un cittadino palermitano ha avuto la fortuna di recuperare il suo denaro grazie all’onestà di una donna nigeriana, residente regolarmente in Italia da molti anni e attualmente in cerca di lavoro.
La donna si è recata presso il commissariato di polizia “Zisa Borgo Nuovo” per riferire di aver trovato il borsello contenente una considerevole somma di denaro in via Noce, all’incrocio con via Lancia di Brolo. Ha ritenuto giusto che il proprietario recuperasse ciò che aveva perso.
La polizia ha immediatamente cercato di trovare il proprietario del borsello, basandosi su pochi elementi trovati all’interno. Successivamente, le forze dell’ordine, sono state in grado di identificare l’avente diritto e comunicargli la notizia. Il cittadino è rimasto molto emozionato e incredulo, poiché aveva perso la speranza di recuperare il denaro smarrito.
Quando l’uomo si è presentato in commissariato, ha confermato di aver perso il borsello e ha fornito le prove dell’acquisto dei mobili per il trasferimento di domicilio, che era il motivo per cui aveva quel denaro. Dopo aver dimostrato la veridicità della sua storia, ha recuperato il borsello e il suo contenuto e ha ringraziato la donna nigeriana con una ricompensa in denaro per la sua onestà.
MONETE DA 2 EURO SPARSE SUL LETTO: DENUNCIATO GIOVANE PER FURTO
Il personale della Squadra Investigativa del commissariato di Acireale, appartenente alla Polizia di Stato, ha svolto un’attività di indagine approfondita che ha portato all’individuazione di un soggetto acese di 31 anni, senza precedenti penali, riconosciuto come unico responsabile di diversi furti con scasso.
Il 3 aprile intorno alle ore 12 una squadra del commissariato si è recata nella residenza dell’uomo per eseguire una perquisizione ai sensi della legge sugli stupefacenti. Gli agenti hanno notato numerose monete da 2 euro sparse sul letto dell’uomo. Quest’ultimo non ha fornito una spiegazione convincente per il possesso delle monete, affermando che erano il risultato del furto di distributori automatici di cibo all’interno di un istituto scolastico di Acireale.
Foto di repertorio