PALERMO – Da oggi “Cosa Nostra” ha un nuovo pentito. Si tratta del boss mafioso Giuseppe Tantillo che ha deciso di interrompere la sua attività insita nella criminalità organizzata per diventare un collaboratore di giustizia.
Il primo nome che l’ex boss ha fatto ai pm di Palermo Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco è quello del fratello Mimmo, conosciutissimo poiché gestore del chiosco situato nella piazza principale del mercato.
“È stato a capo della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio” ha affermato Tantillo nei confronti del fratello che era già un volto conosciuto agli inquirenti.
Altri nomi di persone che pagano il pizzo sono state riportate da “Repubblica”. Si tratta di aziende che sono state citate da Tantillo stesso come la ditta di ferramenta “Tommaso Piazza“, “I vini d’oro” di via Francesco Nascè e “Violet lounge bar” di via Ricasoli.
Tra le altre attività commerciali sottoposte all’attività criminale della riscossione del pizzo ci sarebbero anche il panificio “Pollicino” di via Ugo Bassi, un centro scommesse ed il bar Gianflò. Anche “Divani e Divani“, stando a quanto dichiarato da Tantillo, sarebbe tra le aziende che subiscono queste estorsioni.
“Anche l’impresario di pompe funebri Vinciguerra paga, che a Villa Sofia prende tutto lui. Pagano i pub di Ballarò dove andavamo noi direttamente a raccogliere il pizzo. Insieme al racket c’è anche la droga perché solamente con i soldi delle estorsioni non arrivavamo a mantenere tutti i carcerati” ha spiegato il boss da una località segreta dove si trova oggi essendo stato allontanato da Palermo.