PALERMO – È accaduto nella serata di ieri, quando la pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, su richiesta della centrale operativa interveniva nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale civico di Palermo. I militari contattavano un infermiere il quale riferiva che, durante il turno pomeridiano, alle ore 18,45, era stato minacciato con una pistola puntata al petto, dal fratello di un degente ricoverato in quel reparto, ben noto a quel personale medico e paramedico, in quanto più volte visto negli orari di visita, identificato poi in Giuseppe Napoli, palermitano, di 43 anni.
Acquisite tutte le necessarie informazioni circa l’accaduto e sull’identità dell’uomo, i carabinieri si recavano nell’abitazione di Napoli a Palermo in via Agnetta, dove, avuta certezza della presenza dello stesso, a seguito di perquisizione all’interno della camera da letto, all’interno di un borsello di colore nero veniva rinvenuta una pistola di colore nero del tipo a ”salve” marca “BRUNI” MOD. 85 calibro 8 mm. K, modificata in arma comune da sparo di tipo semiautomatico con caricatore monofilare inserito e scarico. La canna era priva di tappo rosso e senza numero di matricola. Alla luce di tutto ciò Giuseppe Napoli condotto in caserma veniva dichiarato in arresto per il reato di porto abusivo di armi e deferito in stato di libertà per il reato di minaccia aggravata.
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