Paralizzato da un anno a causa di carne contaminata: il siciliano Eduardo De Filippis racconta la sua storia

PALERMO – Dopo una lunga paralisi durata circa un anno, l’ex consigliere di circoscrizione a Palermo e collaboratore all’Ars del gruppo “Diventerà bellissima”, Eduardo De Filippis ha raccontato in un post su Facebook il calvario dovuto a un’infezione dopo aver mangiato una tartare di carne.

Eduardo, come racconta sul social, era andato con amici a fare una gita sull’Etna per riposarsi, la sera del 31 ottobre ha deciso di andare a mangiare in una macelleria di Linguaglossa, nel Catanese. Nel locale, l’ex consigliere, ha ordinato una tartare di carne come antipasto e una grigliata di carne.

Nove giorni dopo, nelle prime ore dal mattino Eduardo era piegato tra lancinanti dolori. Successivamente, insieme a un amico, è andato in ospedale dove “fecero il primo prelievo per capire i valori se erano nella norma. Risultava un valore definito PCR, è una proteina rilevabile nel sangue prodotta dal fegato e facente parte delle cosiddette proteine di fase acuta, un gruppo di proteine sintetizzate durante uno stato infiammatorio, fuori dalla norma – racconta De Filippis -. Considerato che il valore normale è 0>1mg/L, io avevo 4,45 mg/L“.

L’ex consigliere è stato dimesso la mattina, ma non si è arreso e ha continuato a fare visite per giorni, ma secondo quanto raccontato, il problema sarebbe stato sminuito. Il 18 novembre del 2018 non è più riuscito a muovere le gambe ed è scappato al pronto soccorso del Policlinico di Palermo.



Al pronto soccorso c’era il dottor Piccione – racconta De Filippis – mi rimase impresso il nome perché è nota a voi tutti la mia fobia verso i piccioni, il quale disse questa frase: ‘o lei ha tutto o lei non ha niente’. Mi mandarono in Neurologia, (cosa che nessun altro aveva pensato di fare in precedenza) e lì un giovane dottore specialista mi ha salvato la vita. Mi ricoverano d’urgenza, mi prendono i riflessi con il martelletto e subito capiscono che il mio corpo non rispondeva più, subisco due esami importanti la rachicentesi e l’elettromiografia. La rachicentesi, chiamata anche puntura lombare, per poter estrarre il liquor cefalorachidiano, che scorre nel canale midollare della colonna vertebrale, negli spazi subaracnoidei e nei ventricoli cerebrali, mi viene fatta davanti a circa 35 studenti da un grande professore. Il liquor conferma che trattasi di Polinevrite Assonale Haman Trasversale – famiglia Sindrome Guillan Barre. L’elettromiografia invece non solo conferma che i nervi periferici non rispondono alle scariche elettriche dolorosissime che mi inviavano, ma certifica che bastavano altre due ore e andavo in arresto cardiorespiratorio, perché il nostro amico batterio era arrivato già ai polmoni. Inizio subito le cure, 6 flaconi al giorno di immonoglobuline, cortisone“.

La causa pare sia da addebitarsi al campylobatteriosi, la trasmissione di ciò è avvenuta tramite la carne di pollo. Sarà stato un coltello mal pulito, di sicuro una manipolazione umana.

Dopo un mese e mezzo, l’ex consigliere è stato trasferito all’ospedale di Cefalù dove ha svolto la riabilitazione che gli ha permesso di alzarsi sulle sue gambe il 3 gennaio scorso.

Fonte immagine: Facebook – Eduardo De Filippis