Il pantheon di Palermo non ospiterà la spoglie di Borsellino. I figli: “”Non ce la siamo sentita di separare papà da mamma”

PALERMO – Le spoglie di Paolo Borsellino non verranno traslate nel Pantheon di Palermo; ciò perché, sono proprio i figli del magistrato a spiegarlo, “non ce la siamo sentita di separare papà da mamma“.

L’eroico giudice venne ucciso dalla mafia nel corso di quella che passò tristemente alla storia come “la stage di via D’Amelio“. La salma venne allora tumulata nel cimitero comunale di Palermo. Nello stesso luogo, appena due anni fa, trovò spazio anche il corpo di Agnese, la moglie del magistrato.

Alla famiglia di quest’ultimo è stato recententemente chiesto il consenso per traslare la bara del giudice Borsellino nel Pantheon di Palermo; la risposta non ha tardato ad  arrivare e, soprattutto, non ha mancato di stupire. Lucia, una delle figlie del magistrato, ha dichiarato che: “Non potevamo fare questo sgarbo a nostra madre. Ma sono felice che accanto alla salma di Giovanni Falcone ci sia una targa che ricorda anche mio padre e gli agenti di scorta morti con lui“.

Accanto al corpo del collega ed amico è stata infatti posta una targa a memoria di Paolo Borsellino; è stata proprio Lucia a scoprire l’effige di marmo dedicata al padre e posta nella Chiesa di San Domenico.

All’evento erano ovviamente presenti anche i familiari di Giovanni Falcone. La sorella di quest’ultimo, Maria,  per quanto sorpresa dalla scelta di Lucia Borsellino e dei suoi fratelli, ha affermato che: “rispetta la decisione della famiglia di Paolo Borsellino di non traslare la tomba del loro caro, ma la mia famiglia ha deciso diversamente. Noi tra cinquant’anni non ci saremo più, mentre Giovanni sarà qui per sempre e la gente si ricorderà di questo grande uomo, morto nella lotta a Cosa nostra. Del resto Francesca Morvillo, moglie del magistrato, ne sarebbe stata felice,  perché Giovanni appartiene a tutti. Noi abbiamo scelto di privilegiare l’immagine pubblica di mio fratello perchè ne resti un esempio nel tempo, della lotta a Cosa nostra. Credo davvero che Francesca sarebbe felice se Giovanni sarà al Pantheon, perché sarà ricordato non solo negli anni futuri ma nei secoli futuri“.

Posizioni diverse quindi quelle dei famigliari dei due giudici, ma entrambe largamente condivisibili.