Palermo, sorpresi con crack e hashish nei boxer: arrestati due pusher

Palermo, sorpresi con crack e hashish nei boxer: arrestati due pusher

PALERMO – Arrestati due palermitani per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’attività rientra nell’ambito dei servizi di controllo dinamico del territorio, condotto dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, impegnati in operazioni volte alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti.

Sorpresi con crack e hashish: due arresti a Palermo

I due soggetti, colti in flagranza, sono un 29enne, già gravato da precedenti penali e sottoposto ad avviso orale e, un 18enne, anch’egli noto alle forze di polizia.

Il primo intervento è scattato in via Bologni. Qui, una gazzella della Radiomobile ha fermato un’autovettura con a bordo tre uomini, tutti con precedenti. L’atteggiamento palesemente nervoso degli occupanti non è sfuggito all’attenzione dei carabinieri.

Il doppio intervento degli agenti

L’intuito dei militari si è rivelato fondato quando, il 29enne seduto dietro, con un gesto repentino, ha tentato di disfarsi di un pacchetto lanciandolo dal finestrino. Quest’ultimo, subito recuperato dagli agenti, conteneva 12 dosi di crack e hashish pronte per la vendita.

Poche ore dopo, in un altro controllo nelle vicinanze di via Mortillaro, ad insospettire l’equipaggio dei radiomobilisti è stato un 18enne. Il giovane, alla vista dell’autoradio, avrebbe provato a sottrarsi alle verifiche. I carabinieri però, l’hanno immediatamente fermato e perquisito, trovandolo in possesso di 11 dosi di hashish, abilmente occultate nella tasca della giacca e nei boxer.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, ha convalidato gli arresti applicando ad entrambi gli indagati, la misura dell’obbligo di dimora. La droga sequestrata è stata trasferita al Laboratorio di Analisi delle Sostanze Stupefacenti del comando provinciale di Palermo per gli accertamenti di rito.

Note

Occorre ricordare che gli odierni indagati sono, allo stato attuale dei fatti, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente. La loro posizione infatti verrà vagliata dall’autorità giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.