Palermo si candida come sede dell’Autorità europea per la lotta al riciclaggio

Palermo si candida come sede dell’Autorità europea per la lotta al riciclaggio

PALERMO – La Regione Siciliana e il comune di Palermo hanno proposto di accogliere l’Autorità europea per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, che sta per essere istituita. La sede proposta è Castello Utveggio.

Il governatore dell’Isola, Renato Schifani, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, hanno presentato la proposta al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha già risposto tramite il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano. Nella nota, il Governo ha chiesto ulteriori informazioni specifiche per poter valutare la candidatura di Palermo insieme ad altre città italiane, come Roma, Torino e Venezia.

La Regione e il comune stanno già preparando il dossier richiesto dal Governo nazionale. Secondo Schifani, Palermo sarebbe la sede ideale, grazie all’opera e agli insegnamenti di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno gettato le basi per l’elaborazione della normativa nazionale in materia di antiriciclaggio.

Lagalla, invece, ritiene che la scelta di Palermo come sede dell’Autorità assumerebbe un alto valore simbolico e di deterrenza dei reati mafiosi, in quanto la città potrebbe assegnare alla nuova Autorità immobili confiscati alla criminalità organizzata. La candidatura ha, peraltro, il sostegno di tutte le istituzioni, fondazioni e associazioni del territorio.

La Regione ha già manifestato la propria disponibilità ad ospitare l’Autorità nella sede di Castello Utveggio, recentemente ristrutturato con un corposo intervento di riqualificazione anche energetica. Il comune, invece, potrebbe offrire ulteriori spazi d’ufficio e un immobile di pregio storico nel centro della città, dove nacque e visse Giovanni Falcone.

Attualmente, nel Sud Italia non vi sono autorità o organizzazioni europee, mentre quelle presenti hanno sede nel Nord o nel Centro: Parma per la sicurezza alimentare, Torino per la formazione professionale, Ispra per la ricerca, Fiesole per l’istituto universitario, nonché gli uffici di informazione del Parlamento europeo a Roma e Milano, della Bei e della delegazione dell’UE nella Capitale.

Secondo Schifani e Lagalla, l’insediamento dell’Autorità a Palermo contribuirebbe in modo determinante allo sviluppo del territorio, poiché sarebbe percepita dai cittadini come una concreta dimostrazione di vicinanza delle istituzioni europee e nazionali alla loro voglia di crescita economica, culturale e civile. Essi confidano nell’accoglienza della proposta e in un’attenta valutazione della candidatura.

Carolina Varchi, parlamentare nazionale per Fratelli di Italia alla Camera dei Deputati e Vice Sindaco di Palermo con delega alla Legalità, ritiene che “questa candidatura sia una splendida notizia e si collochi nel solco storico della convenzione di Palermo. La città è in prima linea nella lotta a tutte le mafie e lavora per accogliere l’Agenzia e gli strumenti di lotta alla criminalità organizzata, soprattutto per i reati di natura economica. Sia il Comune che la Regione Siciliana sono impegnati in prima linea per questo obiettivo ambizioso”.

Varchi ringrazia il sottosegretario Mantovano e il presidente del Consiglio per l’attenzione prestata alla candidatura di Palermo e dichiara che sono al lavoro per fornire tutte le garanzie necessarie per la valutazione della candidatura.

 

In foto il castello Utveggio di Palermo