Palermo, scattano i divieti per picnic e grigliate a Pasquetta

Palermo, scattano i divieti per picnic e grigliate a Pasquetta

PALERMO – In vista delle festività primaverili – in particolare Pasquetta –  le autorità hanno disposto una serie di divieti per regolamentare le attività all’aperto, con particolare attenzione a grigliate e picnic. L’obiettivo è duplice: tutelare l’ambiente e garantire la sicurezza pubblica in un periodo che tradizionalmente richiama folle numerose nelle aree verdi e lungo le coste.

A Palermo, il sindaco Roberto Lagalla ha firmato un’ordinanza che vieta l’accensione di fuochi, l’uso di fornelli da campeggio e l’organizzazione di picnic in aree pubbliche e demaniali, comprese le spiagge libere e le aree naturali protette.

Scattano i divieti per picnic e grigliate a Palermo

Le restrizioni saranno in vigore nelle seguenti giornate:

  • Pasqua e Pasquetta: dalle ore 7:00 del 20 aprile alle ore 24:00 del 21 aprile 2025;
  • Festa della Liberazione: dalle ore 7:00 alle ore 24:00 del 25 aprile 2025;
  • Festa dei Lavoratori: dalle ore 7:00 alle ore 24:00 del 1° maggio 2025.

Il divieto si estende a diverse zone del territorio palermitano, in particolare:

  • Le spiagge libere del litorale cittadino;
  • Il Parco della Favorita;
  • La Riserva Naturale Orientata di Monte Pellegrino

In queste aree sarà vietato campeggiare, organizzare grigliate, accendere falò o utilizzare qualsiasi attrezzatura da cucina portatile.

Le sanzioni previste

Chi violerà le disposizioni potrà incorrere in sanzioni amministrative fino a 800 euro. Le forze dell’ordine intensificheranno i controlli nei giorni festivi per assicurare il rispetto delle normative.

Le misure sono state adottate per prevenire incendi boschivi e danni all’ecosistema, evitare l’accumulo di rifiuti in aree naturali. E ancora, garantire la sicurezza pubblica, riducendo assembramenti incontrollati.

E negli altri comuni siciliani?

Al momento, ordinanze simili non risultano ufficialmente attive nelle altre città siciliane. Tuttavia, è plausibile che anche altri comuni – come Catania, Messina, Siracusa, Trapani, Agrigento, Ragusa, Enna e Caltanissetta – possano adottare misure restrittive analoghe.

I cittadini sono quindi invitati a consultare i siti istituzionali dei rispettivi comuni o a contattare le autorità locali per verificare la presenza di eventuali divieti aggiornati.