Palermo ricorda Padre Pino Puglisi a 32 anni dal suo assassinio

Palermo ricorda Padre Pino Puglisi a 32 anni dal suo assassinio

PALERMO – Palermo si ferma per ricordare Padre Pino Puglisi, a 32 anni dal suo assassinio per mano mafiosa. Un anniversario che non è soltanto memoria, ma monito e impegno.

Sono passati 32 anni dall’uccisione di Padre Puglisi. Trentadue anni da quel sorriso che, più di mille discorsi, ha messo in crisi chi pensava di poter continuare a comandare con la paura. Oggi non celebriamo un’icona, ma ricordiamo un uomo. Un prete che non cercava il martirio né voleva fare l’eroe. Padre Puglisi è stato, semplicemente, un cittadino che ha fatto il proprio dovere con coerenza. E in una terra come la nostra, dove la normalità è spesso rivoluzionaria, questo è bastato per attirare l’odio mafioso”, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla.

Il primo cittadino ha ricordato come l’opera del sacerdote di Brancaccio non sia stata fatta di proclami né di scontri diretti, ma di gesti concreti, capaci di restituire dignità, opportunità e coscienza a chi viveva nell’emarginazione e nella paura.

La sua morte non è servita a fermare quel cambiamento. Al contrario, ha reso ancora più evidente quanto la mafia abbia paura dell’educazione, del pensiero libero, dei piccoli gesti quotidiani che costruiscono comunità”, ha aggiunto Lagalla.

Infine, l’appello alla città: “Palermo ha bisogno di memoria, ma ancora di più ha bisogno di continuità. I semi che ha piantato Padre Puglisi non devono restare commemorazioni. Devono essere scelte. Ogni giorno”.