Palermo, riapre con nuovo look centro commerciale di Guadagna

Palermo, riapre con nuovo look centro commerciale di Guadagna

PALERMO – “Donne di Guadagna” ed il Centro Arcobaleno, due centri di aggregazione diversi tra loro ma uniti dal comune intento di rivitalizzare la Guadagna, quartiere popolare di Palermo adagiato nella Conca d’oro. Sono Guadagna.com, centro commerciale fresco di restyling, che il prossimo martedì 30 giugno riaprirà al pubblico dopo circa due anni di stop, ed il Centro Arcobaleno 3P, nato per la ferrea volontà dell’ordine delle Assistenti Sociali Missionarie e di una donna, suor Anna Alonzo, che lo gestisce insieme all’associazione Pro.vi.de – Regina della Pace, e che ogni giorno dà calore e dignità umana, a centinaia di uomini, donne e bambini che vivono il disagio della povertà, della solitudine e di una vita difficile.

Donne di Guadagna_suor Anna Alonzo vista da Erminia Scaglia

Il 29 giugno alle ore 19,00 in via Villagrazia 77, a Palermo, sarà celebrato il taglio del nastro di Guadagna.com insieme all’inaugurazione della mostra “Donne di Guadagna”, trenta scatti realizzati dalla fotografa e storica dell’arte Erminia Scaglia, in occasione del premio conferito dal Comune di Palermo alla religiosa Anna Alonzo per il suo impegno sociale. Un lavoro delicato e ricco di colorata poesia che sarà visitabile fino al prossimo Festino di Santa Rosalia.

B

Durante la cerimonia pubblica di apertura, presentata da Beppe Palmigiano ed Eliana Chiavetta, sarà elevata una statua fluttuante, realizzata dall’artista della cartapesta Paola Barbasso, che riproduce una donna, Angela. A tagliare il nastro saranno il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’amministratore unico della società Solidea, Ettore Artioli, gestore di Guadagna.com. La struttura del Guadagna.com si sviluppa su 12.000 coperti e 20.000 tra piazzali, viabilità e aree per impianti. Impiegherà complessivamente 180 unità di personale e vedrà la presenza di un ipermercato Conad, con un reparto ottica e una parafarmacia, l’elettronica di Expert, e in galleria Original Marines, KoKo, V65 pelletteria, Zoo-Service, Z & H, Blooker uomo, Sarah Cole donna, Winner giocattoli, Marina Romano scarpe. Sul grande maxi schermo, che sovrasta il patio coperto, sarà proiettato un video che raccoglie le immagini che ripercorrono la storia della struttura, sorta negli anni ’60 come stabilimento industriale Italtel, fino a quando negli anni 80 si trasferì nell’avveniristico stabilimento industriale di Carini voluto dall’allora amministratore delegato di Italtel Marisa Belisario. In passato, vi sono stati prodotti forni a microonde, telefoni e persino radar per caccia Tornado. Nel 2007, è stato parzialmente convertito in centro commerciale, ed oggi, dopo un restauro durato sei mesi, e che ha impegnato trecento maestranze di diciotto differenti aziende, si presenta con un nuovo logo radiante verde e look moderno, con alluminio, acciaio e cristalli, ideato da AD Progetti di Angelo Agnello e Mimì Di Giuseppe.

La scultrice della cartapesta Paola Barbasso lavora alla statua Angela di Guadagna.com

La mostra fotografica “Donne di Guadagna” di Erminia Scaglia. Sono trenta ritratti di giovani e anziane, che frequentano corsi di pilates, di ginnastica dolce, laboratori di taglio e cucito e di artigianato, tutte scene di vita quotidiana del Centro Arcobaleno dedicato a padre Pino Puglisi. Le donne della Guadagna, spiega Erminia Scaglia, storico dell’arte e fotografa, nata ad Agrigento, laureata al Suor Orsola Benincasa di Napoli che vive e lavora a Palermo nell’editoria, sono «donne non ricche, non felici, che però sanno quello che conta veramente. Sono donne che si rifiutano di essere etichettate come madri di figli e mogli di uomini che non sanno migliorarsi. Sono donne che sanno che il proprio quartiere è tacciato ovunque come culla di corruzione e delinquenza, di ignoranza e malavita, di spaccio di droga e mafia. Ma non è vero. Guadagna non è solo questo. E loro lo sanno, impegnandosi in prima persona, con forza, pazienza e determinazione per far sì che anche altri se ne accorgano e che tutto quanto c’è di brutto possa cambiare, possa rinascere, come a primavera».