PALERMO – Hanno superato quota mille le bare insepolte, accatastate in depositi e spazi di fortuna, al cimitero palermitano dei Rotoli.
Un’emergenza cominciata nell’autunno 2019, quando le salme in attesa di sepoltura erano poco più di 400, che si è aggravata nel tempo.
Ai Rotoli manca un forno crematorio funzionante, dato che si presenta guasto dal marzo 2020 e i sacchi per le estumulazioni che gli uffici hanno “dimenticato” di ordinare.
Non sono stati sufficienti neppure i loculi messi a disposizione da un cimitero gestito da una fondazione, il Sant’Orsola, in collaborazione con la Feniof, l’associazione delle imprese funebri.
Il Comune aveva realizzato alcune scaffalature in metallo proprio per togliere le bare dal suolo, ma lo spazio è esaurito e alcune salme sono poggiate a terra.
Ai problemi di spazio si aggiungono le questioni contabili: è stata necessaria la mediazione del prefetto Giuseppe Forlani per trovare mille euro e consentire nei prossimi tre weekend l’apertura degli uffici cimiteriali del Comune, rimasti chiusi, in barba all’emergenza, per mancanza di fondi per gli straordinari.
Fonte foto Ansa
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