PALERMO – Come ogni anno cominciano le manifestazioni in memoria della Strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Proprio questa mattina, a partire dal Piano della Cattedrale di Palermo, si è svolta una manifestazione denominata “Vele al Vento”, promossa dalla Polizia di Stato e dalle Associazioni “Quarto Savona 15”, “Cassaro Alto” e “Cassaro D’Amare” e con la collaborazione dell’associazione Ballarò significa Palermo ETS.
La cerimonia ha avuto il suo importante prologo con l’incontro dei partecipanti e dei patrocinatori sul Piano della Cattedrale ove è stata inaugurata l’infiorata rappresentante il Logo Araldico della Polizia di Stato, dedicato alle vittime della Strage di Capaci e di via D’Amelio, realizzato dai Maestri Infioratori di Noto (SR).
L’evento è stato un significativo spaccato di quello spirito di aggregazione e coesione tra le componenti della nostra società che il ricordo delle stragi è capace di generare anche a distanza di così tanto tempo: non soltanto le associazioni organizzatrici e la Polizia di Stato, ma anche tante scolaresche hanno fornito il loro importante contributo, come gli studenti del Convitto nazionale Giovanni Falcone, del Liceo Regina Margherita, del Liceo Classico Vittorio Emanuele II e i ragazzi dell’associazione “parco del sole”, che hanno offerto canzoni, letture ed altri momenti di intrattenimento.
Sul palco appositamente allestito, si sono alternate importanti personalità: Tina Montinaro, presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici”, Leopoldo Laricchia, Questore della provincia di Palermo, Giuseppe Forlani, Prefetto della provincia di Palermo, Matteo Frasca, Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Lia Sava, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Palermo ed il primo cittadino Leoluca Orlando.
Il Piano della Cattedrale è stato il punto di partenza di un colorato corteo, formato anche dagli allievi delle scuole di Polizia di Vibo Valentia e di Alessandria che, in un ideale passaggio di testimone, attraverso la via Vittorio Emanuele adornata da bandierine tricolori, hanno raggiunto il porticciolo della Cala.
Qui poliziotti e studenti hanno consegnato ai comandanti di barche ormeggiate, messe a disposizione dalla Lega Navale italiana, rimaste in attesa, 11 tele raffiguranti i volti dei Caduti nella strage di Capaci e di via D’Amelio così da esporle anche durante una breve e significativa navigazione nel golfo di Palermo.
La vedova Montinaro presente alla manifestazione
Presente a questo incontro in ricordo della strage del 1992 anche, come detto, Tina Montinaro vedova del marito morto insieme al giudice Falcone durante l’esplosione, che ha commentato: “Io sono orgogliosa di mio marito, orgogliosissimaa di essere la vedova di Antonio Montinaro che ha scelto fino all’ultimo di stare accanto a Giovanni Falcone“. La donna, presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici” ha poi aggiunto: “Mio marito aveva fatto un giuramento e per senso del dovere, non essendo vigliacco, ha portato la sua missione fino in fondo, non ha pensato di avere due bambini in casa ma ha pensato di dovere difendere il magistrato che scortava e l’intero Paese“.
Presenti anche il figlio di Schifani e la vedova Rosaria Costa
Presente assieme al figlio Emanuele anche Rosaria Costa, donna che è stata uno dei simboli alla lotta alla mafia con il celebre monologo verso i mafiosi che avevano assassinato il marito, Vito Schifani agente della scorta.
“Mafiosi, io vi perdono però dovete mettervi in ginocchio“, una frase che ha echeggiato nella cattedrale di Palermo il giorno dei funerali delle vittime della strade, e che lascia un segno nelle coscienze.