Palermo, l’ex preside Lo Verde sceglie la via del patteggiamento

Palermo, l’ex preside Lo Verde sceglie la via del patteggiamento

PALERMO – Prosegue la vicenda giudiziaria che vede protagonista Daniela Lo Verde, l’ex preside della scuola Falcone dello Zen, a Palermo, e il vice Daniele Agosta.

I due hanno chiesto il patteggiamento della pena. Sull’istanza si è espressa la Procura Europea che ha coordinato l’inchiesta. Il 29 febbraio però sarà il G.U.P a decidere.

I due sono accusati di peculato e corruzione: avrebbero rubato beni della mensa scolastica e dispositivi elettronici acquistati con i fondi Europei e destinati agli studenti. Il materiale è stato poi restituito.

Le prove a carico dell’ex preside

La donna stava lavorando in ufficio in compagnia della figlia quando, tra una pratica e un’altra, dava indicazioni alla ragazza sugli alimenti da riporre in una busta da portare a casa.



Questo me lo voglio portare a casa, questi me li voglio portare a casa” si sente in un’intercettazione dai carabinieri, che è diventata una delle prove a carico dell’ex dirigente scolastica.

Sarebbe coinvolta nelle indagini anche Alessandra Conigliaro, una dipendente del negozio RStore che avrebbe assegnato in modo esclusivo e diritto il materiale elettronico per la scuola. L’impiegata, prossima al patteggiamento, avrebbe fornito alla dirigente scolastica anche iPhone in regalo.

L’ammissione davanti ai pm

Daniela Lo Verde, ora finita ai domiciliari, ha confessato durante un interrogatorio davanti ai pm di aver commesso i reati di cui è accusata: “Ammetto tutti i fatti che mi sono stati contestati e mi assumo la responsabilità delle mie azioni di cui mi vergogno profondamente e mi rammarico. Io ho fatto delle cose che non avevano e non hanno nessunissima giustificazione, ho tradito i valori che… che mi sono stati trasmessi, ho tradito me stessa, ho tradito le mie figlie, la mia famiglia e i bambini a cui io tengo tutt’ora tantissimo“.