Palermo, AGCM boccia Rap e Amat: raccolta rifiuti e trasporti pubblici tra i peggiori in Italia

Palermo, AGCM boccia Rap e Amat: raccolta rifiuti e trasporti pubblici tra i peggiori in Italia

PALERMO – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) lancia un duro monito al Comune di Palermo: i servizi pubblici offerti da Rap (raccolta rifiuti) e Amat (trasporti pubblici) sono gravemente carenti e non è giustificato il mantenimento delle attuali gestioni in house. Lo si legge nel parere ufficiale inviato nei giorni scorsi a Palazzo delle Aquile, dove si mette “nero su bianco” ciò che da anni cittadini e cronaca denunciano: inefficienze gravi, performance scadenti e mancanza di trasparenza.

Palermo ultima in Italia per raccolta differenziata

Il quadro delineato è impietoso. Secondo il “Rapporto rifiuti urbani 2024” dell’Ispra, Palermo è ultima tra i grandi comuni italiani per raccolta differenziata, con appena il 16,9%, in leggero aumento rispetto al 2022 (15,2%). Inoltre, con 567 kg di rifiuti pro capite all’anno, il capoluogo siciliano si colloca al sesto posto per quantità prodotta.

L’AGCM sottolinea anche le numerose emergenze legate all’accumulo dei rifiuti in città, la carenza di personale e mezzi, e la generale insoddisfazione dell’utenza per i servizi svolti da Rap, la partecipata comunale.

Trasporto pubblico in crisi: Palermo maglia nera in Europa

Criticità analoghe emergono anche per Amat, affidataria del trasporto pubblico locale per 30 anni. Secondo il Rapporto Ecosistema Urbano 2024 (Legambiente e Il Sole 24 Ore), Palermo figura tra le ultime città italiane per offerta di TPL, con solo 19 vetture-km per abitante all’anno.

Non solo: nel “Report on the quality of life in European cities 2023” della Commissione UE, Palermo è risultata ultima tra tutte le città europee per gradimento del trasporto pubblico, con appena il 22% degli utenti soddisfatti.

L’ultimatum dell’AGCM al Comune

Nel suo parere di dieci pagine, il presidente dell’AGCM Roberto Rustichelli afferma che manca qualsiasi motivazione economica o qualitativa a supporto del mantenimento degli affidamenti a Rap e Amat. L’assenza di dati sulla qualità del servizio, sui risultati gestionali e sul rispetto dei contratti rende insostenibile il proseguimento del modello attuale.

Il Comune di Palermo ha 60 giorni di tempo per comunicare all’Autorità le azioni correttive intraprese. In caso contrario, l’AGCM potrà ricorrere entro 30 giorni successivi per far valere i principi concorrenziali.

Il direttore generale Eugenio Ceglia ha già inoltrato il parere al sindaco, agli assessori competenti e ai vertici delle partecipate, convocando per il 9 giugno una riunione urgente per decidere il da farsi.