PALERMO – Parlare ormai di emergenza rifiuti a Palermo è un qualcosa di anacronistico. Ormai da mesi gli occhi dei palermitani sono abituati a vedere sacchetti e rifiuti ingombranti popolare le strade del capoluogo siciliano. Ad essere maggiormente colpite sono le periferie e i quartieri popolari ancora non coperti dalla raccolta differenziata. Nonostante i progressi fatti sotto questo punto di vista, anche grazie al corretto funzionamento dei centri di raccolta, l’immondizia continua a popolare le strade.
A preoccupare maggiormente è la presenza di rifiuti ingombranti, difficili da rimuovere, e di materiale da risulta. Tali cataste di rifiuti invitano ad una riflessione sul tema dei controlli, sul quale si dibatte già da
tempo.
Intanto, continua il braccio di ferro fra il Comune di Palermo e i sindacati dei lavoratori di Rap, l’azienda partecipata che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti. I lavoratori non hanno ancora ritirato lo stato di agitazione proclamato lo scorso 27 gennaio, così come chiedeva il primo cittadino ad inizio settimana. Ed è proprio da Leoluca Orlando che, attraverso una nota ufficiale, perviene la notizia di un inaspettato rinvio dell’incontro con le sigle sindacali. Nella nota il sindaco sottolinea di essere in attesa di comunicazioni circa “l’evoluzione delle riunioni fra la Rap e le organizzazioni sindacali e ciò facendo seguito alle comunicazioni pervenute dall’azienda sui disservizi e sulla emergenza in atto”.
La nota è stata anche inviata per conoscenza all’azienda, al vicesindaco, all’assessore con delega funzionale ed inoltre al Sig. Prefetto, cui Orlando ha rivolto “un ringraziamento per la costante attenzione con cui sta seguendo l’evolversi della situazione, nello spirito di collaborazione istituzionale volta a scongiurare che possano verificarsi situazioni di emergenza igienico-sanitaria in città“.
Articolo, foto e video a cura di Pietro Minardi