PALERMO – È stata aperta un’indagine per omicidio colposo sulla morte di Emanuele Pizzimenti, 69 anni, deceduto nella notte tra il 14 e il 15 giugno all’interno della casa famiglia “Zia Pina”, dove era ricoverato da alcuni mesi.
A seguito della denuncia sporta dai familiari e presentata dallo Studio3A, la Procura di Palermo – con il Pubblico Ministero Francesca Dessì – ha iscritto nel registro degli indagati D.S., 52 anni, responsabile della struttura, e A.B., 67 anni, operatore presente al momento dei fatti.
La famiglia aveva affidato l’anziano alla struttura dopo la morte della moglie
Pizzimenti, affetto da Alzheimer, era stato collocato nella struttura lo scorso febbraio, con la speranza che ricevesse cure adeguate. Ma alle 5.30 di domenica mattina, la figlia ha ricevuto una telefonata dalla responsabile, che le comunicava la morte del padre, avvenuta in seguito a un malore notturno.
L’uomo aveva avuto diarrea e difficoltà respiratorie, ma – secondo il racconto della famiglia – nessuno avrebbe chiamato i soccorsi.
I figli allertano la polizia: scatta l’inchiesta
Sconvolti per la notizia e per la mancata attivazione del 118, i figli si sono precipitati nella struttura, ricevendo spiegazioni vaghe dall’operatore, che avrebbe detto di essersi limitato a informare la responsabile, senza contattare i medici.
La famiglia ha quindi chiamato direttamente il 112, e la Polizia di Stato, giunta sul posto, ha avviato i primi accertamenti.
Disposta l’autopsia: si cerca la verità sulla morte
Su disposizione della Procura, la salma è stata posta sotto sequestro e verrà sottoposta ad autopsia il 18 giugno all’ospedale Policlinico di Palermo, ad opera dei medici legali Giuseppe Davide Albano e Simona Contorno.
Parteciperà anche un consulente di parte messo a disposizione dallo Studio3A-Valore S.p.A., che sta assistendo la famiglia per far luce sulla vicenda.
I familiari vogliono giustizia
I figli della vittima, tramite l’avvocato Ornella Maria Cialona, hanno chiesto alla magistratura di chiarire le cause del decesso e se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvargli la vita.
Vogliono sapere se vi siano state negligenze o omissioni da parte della struttura che avrebbero potuto contribuire alla tragedia.