PALERMO – Già un mese fa era stato lanciato l’allarme dalla Fiom Cgil Palermo, che aveva chiesto tutela per i trenta lavoratori che erano entrati alla Guerrato, azienda veneta leader nel settore della realizzazione di opere civili e impianti tecnologici e speciali, che è subentrata al cambio di appalto un anno fa all’ospedale Civico.
Ancora la situazione non è migliorata e i disagi continuano e a darne conferma l’ha dimostrato l’assemblea, indetta dalla Fiom Cgil di Palermo, che si è svolta ieri pomeriggio. Tra le problematiche emerse: stipendi ancora in ritardo, buoni pasto non retribuiti da aprile, problemi di approvvigionamento di forniture e del vestiario speciale previsto per problemi di sicurezza, disorganizzazione nella gestione dei turni e dei corsi di formazione obbligatori per il personale.
Nei giorni scorsi durante una convocazione nazionale dei sindacati a Rovigo, la società ha dichiarato di aver avuto delle difficoltà economiche in seguito all’arresto dell’imprenditore Saverio Guerrato, il figlio del fondatore dell’azienda, insieme ad altri quattro persone, per una tangentopoli scoperchiata alle Terme di Abano.
Dunque, i lavoratori insieme alla Fiom hanno chiesto un incontro alla stazione appaltante, l’Arnas Civico, per capire come tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori. Ma gli operai sono decisi: se entro tredici giorni non ci saranno miglioramenti, inizieranno lo sciopero.