PALERMO – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i militari del comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale hanno sequestrato due dipinti falsamente attribuiti al maestro Amedeo Modigliani esposti in mostra, inaugurata nel novembre del 2018, presso il Palazzo Bonocore del capoluogo siciliano.
L’approfondimento investigativo, svolto dai militari del reparto operativo sezione falsificazione e arte contemporanea, si è concentrato fin da subito sulle poche opere “reali” esposte all’interno della mostra.
Quest’ultima proponeva principalmente un percorso artistico basato su proiezioni fotografiche multimediali di alcuni capolavori del maestro livornese.
In particolare, gli investigatori, prendendo spunto da alcune notizie acquisite dalle fonti aperte e sulla base di analoghe esperienze investigative, hanno acquisito attraverso gli organizzatori dell’evento la documentazione relativa alle due opere in questione e, nel contempo, ne hanno riscontrato la presumibile falsità attraverso l’acquisizione di alcuni pareri preliminari, rilasciati da esperti d’arte di rinomata professionalità.
Gli accertamenti esperiti sulla documentazione a corredo (certificati di autenticità e provenienza), privi di autorevolezza dal punto di vista scientifico e pieni di passaggi contraddittori, hanno completato il quadro investigativo, condiviso dall’autorità giudiziaria, portando all’emissione di un decreto di sequestro per le seguenti opere: dipinto olio su tela cm 65×70 titolato “Hannelore”, provenienza eredità giacente del Tribunale Civile di La Spezia; dipinto olio su tela cm 62,5 x 40 titolato “Donna con cappello”, provenienza proprietà privata di una famiglia di Reggio Emilia.
Contestualmente, a Roma e Spoleto sono stati eseguiti due decreti di perquisizione a carico del presidente dell’istituto Amedeo Modigliani di Spoleto (procacciatore delle suddette opere) e del curatore della mostra (autore anche delle certificazioni di autenticità), entrambi indagati per il reato di contraffazione di opere d’arte.
Nel corso delle operazioni è stata trovata copiosa documentazione cartacea relativa all’organizzazione della mostra e alla provenienza delle opere in sequestro.
In più, sono stati sequestrati materiale informatico e 27 beni d’arte di pregio, verosimilmente contraffatti, di cui 3 opere grafiche di Modigliani e 24 dipinti di Picasso, Chagall, De Nittis, Boldini, Dalì e Guttuso, occultati all’interno di una autovettura nella disponibilità di uno degli indagati, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.
Il controvalore delle due opere sequestrate al Palazzo Bonocore di Palermo, qualora fossero immesse sul mercato come autentiche, potrebbe raggiungere cifre considerevoli che, se quantificate, avendo riguardo alle polizze assicurative stipulate sulle tele, ammonterebbero a 9 milioni di euro l’una.
Mentre, per quanto concerne i beni d’arte sequestrati nelle residenze degli indagati, qualora immessi sul mercato come autentici, verrebbero superati i 5 milioni di euro.
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