PALERMO – Emergono nuove sconcertanti intercettazioni relative all’operazione Tentacoli, che ha visto impegnati carabinieri e Polizia di Stato negli scorsi giorni nel capoluogo regionale (ne abbiamo parlato qui).
I 16 indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata del metodo mafioso.
Alcune delle più recenti intercettazioni rese note dalle forze dell’ordine evidenziano come i massimi esponenti della mafia locale abbiano sfruttato l’emergenza Covid per aumentare il numero delle estorsioni al fine di “riempire le casse vuote”.
Maurizio Di Fede e Angelo Vitrano sono i protagonisti di un illecito “giro d’affari”, fatto di droga ed estorsioni, mirato a utilizzare la crisi scatenata dall’emergenza sanitaria per ristabilire e rafforzare la posizione dei clan mafiosi locali a discapito delle persone in difficoltà. I due sono al centro dell’intercettazione, per lo più in dialetto siciliano, in cui si parla di “casse vuote” per le famiglie mafiose.
Di Fede: “No, e dove li dobbiamo andare a prendere”.
Vitrano: “Dove sono i soldi…”
Di Fede: “Non c’è dove andarli a prendere”.
È solo una parte del discorso tra i due indagati (non soli, come si può vedere nel filmato riprodotto in basso), rispettivamente la mente operativa del mandamento mafioso di Brancaccio-Ciaculli e il suo “braccio destro”. Di seguito si riporta il video con la conversazione intercettata dalle forze dell’ordine.
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