Operazione “La coscienza di Zen-o”, nuovi indagati sull’inchiesta della preside antimafia

Operazione “La coscienza di Zen-o”, nuovi indagati sull’inchiesta della preside antimafia

PALERMO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito 11 sequestri preventivi nei confronti di altrettanti indagati, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. I provvedimenti sono stati emessi in seguito alle indagini condotte dai Procuratori Europei Delegati, Calogero Ferrara e Amelia Luise, dell’European Public Prosecutor’s Office di Palermo. Le accuse riguardano ipotesi di reato di falso, truffa e induzione indebita.

Operazione “La coscienza di Zen-o”

L’operazione, denominata “La Coscienza di Zen-O“, si è svolta tra febbraio 2022 e aprile 2023, ed è stata condotta dalla Sezione EPPO del Nucleo Investigativo. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un sistema di interessi illeciti radicati nell’Istituto “G. Falcone” del quartiere Zen di Palermo. Questo ha portato, il 21 aprile dello scorso anno, all’arresto di tre persone: la preside, il vice-preside e un altro professionista.

Preside antimafia, nuovi indagati

Le successive indagini hanno evidenziato come i dirigenti scolastici, con la complicità di insegnanti e collaboratori scolastici, abbiano falsificato la documentazione relativa ai progetti PON finanziati con fondi comunitari. Tali progetti, nella maggior parte dei casi, non sono mai stati realizzati o solo parzialmente. Gli insegnanti, in particolare, avrebbero attestato falsamente la loro presenza e quella degli alunni, inserendo firme e presenze fittizie, anche in orari extracurriculari. Le somme sequestrate rappresentano i guadagni illeciti che gli indagati avrebbero percepito per gli incarichi retribuiti di Esperti e Tutor.

Oltre ai sequestri di conti correnti per un totale di circa 20.000 euro, sono state notificate le informazioni di garanzia a ulteriori 6 indagati coinvolti nel sequestro.

Note

Si ricorda che gli indagati sono attualmente solo sospettati di reato e che la loro posizione sarà giudicata solo dopo una sentenza definitiva, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.