PALERMO – Arrestate 12 persone con l’accusa di riciclaggio e associazione a delinquere. L’inchiesta “Golden Wood” riguarderebbe gli affari sporchi dei clan malavitosi di Palermo che avevano come scopo principale quello di “ripulire” il denaro proveniente dalle attività illecite.
Tra le persone arrestate, 6 sono finite in carcere e altre 6 agli arresti domiciliari.
Nel caso specifico, la Guardia di Finanza di Prato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, ha sequestrato 15 aziende e numerosi conti correnti. Inoltre i militari hanno effettuato 120 perquisizioni.
Gli arrestati e gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, intestazione fittizia di beni, contraffazione di documenti di identità e sostituzione di persona.
Secondo quanto emerso dalle indagini, le attività illecite avrebbero favorito il clan mafioso di Corso dei Mille di Palermo. Sette delle persone che sono state arrestate sarebbero residenti nel capoluogo siciliano.
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