PALERMO – Duro colpo alla criminalità organizzata nel capoluogo siciliano. Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a una maxi operazione antimafia, denominata “Nuovo Corso”. Ha portato all’arresto di 12 persone ritenute legate a vario titolo a Cosa Nostra, con accuse pesantissime. Associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di droga e detenzione illegale di armi.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile e del SISCO (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo). Ha interessato in particolare il territorio del mandamento della Noce, che comprende le famiglie mafiose di Noce, Cruillas-Malaspina e Altarello.
L’operazione antimafia a Palermo: i nuovi assetti del mandamento
L’indagine ha fatto luce sui nuovi equilibri interni delle cosche, delineando un cambiamento nei vertici criminali in seguito alla recente pressione investigativa. È emersa anche una frattura interna alla famiglia della Noce, divisa tra una fazione tradizionalista e una più giovane e “innovativa”. Entrambe tuttavia riconosciute come legittime all’interno dell’organizzazione.
Secondo gli inquirenti, la nomina dei nuovi referenti sarebbe stata imposta da un anziano capomafia, prima della sua morte, senza un confronto condiviso. Elemento che avrebbe innescato la scissione.
Estorsioni, spaccio e una rapina
Nel corso delle indagini sono emersi numerosi episodi di estorsione ai danni di imprese edili e attività commerciali, oltre alla ricostruzione di una rapina avvenuta nel giugno 2023 ai danni di un commerciante locale. La vittima ha riferito che il gesto sarebbe stato l’epilogo di una lunga serie di intimidazioni da parte di soggetti vicini alla famiglia mafiosa che controlla la zona.
Altro aspetto inquietante è il coinvolgimento della mafia nella risoluzione di dispute private e concorrenza tra piccoli imprenditori, segnale – secondo gli inquirenti – di una richiesta ancora viva di “intermediazione criminale” in alcuni settori della società civile.
Le piazze di spaccio sotto controllo mafioso
Un focus particolare è stato dedicato alla gestione delle piazze di spaccio: la cosca avrebbe mantenuto un controllo stretto sui canali di approvvigionamento della droga, fonte primaria di sostentamento economico per l’organizzazione. Gli investigatori hanno documentato il coinvolgimento diretto di diversi degli arrestati in attività legate allo smercio di sostanze stupefacenti.
Uno degli indagati è deceduto di recente, ma era destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare.
L’operazione “Nuovo Corso”
L’operazione odierna ha visto l’impiego di oltre 100 poliziotti, con l’ausilio di unità speciali tra cui il Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale, la Polizia Scientifica, le Unità Cinofile Antidroga e un elicottero del Reparto Volo. Sono state effettuate anche diverse perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti non raggiunti da misure cautelari.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della DDA, sulla base di gravi indizi di colpevolezza. Tuttavia, come previsto dalla legge, gli indagati devono essere considerati presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.
I nomi degli arrestati
I nomi degli arrestati:
Renzo Lo Nigro, Carlo Castagna, Giuseppe Romagnolo, Benedetto Di Cara, Salvatore Chiovaro, Antonio Di Martino, Fabio Billeci, Salvatore Palmeri, Cosimo Semprecondio, Lorenzo Di Stefano, Kevin Dragotto, Mario Di Cristina.