CACCAMO – Sono stati considerati i verbali delle testimonianze dello scorso 24 gennaio per quanto riguarda il caso di Roberta Siragusa.
Gli avvocati di parte civile, Sergio Burgio, Simona Lo Verde, Giuseppe Canzone e Giovanni Castronovo, hanno chiesto se fosse possibile porre alcune domande per fare maggiore chiarezza su alcuni aspetti nel corso dell’interrogatorio.
Vincenzo Terranova (il presidente) ha spinto i familiari di Pietro a rispondere alle domande nel corso del processo, facendoli accomodare nel banco dei testimoni, dinnanzi alla famiglia di Roberta. La famiglia Morreale ha deciso di non rispondere.
“Avremmo chiesto alla madre – dicono gli avvocati della famiglia di Roberta Siragusa – che fine ha fatto la tuta Adidas indossata da Pietro Morreale la sera dell’omicidio, tuta immortalata dalle immagini a colori del sistema di video sorveglianza di una tabaccheria di Caccamo. Tuta riconosciuta dai testimoni presenti in aula e indossata da Pietro la sera dell’omicidio.
Questa possibilità non ci è stata data. Avremmo chiesto come mai Pietro avesse una bottiglia di benzina in auto. Avremmo chiesto come mai non hanno subito chiamato i carabinieri appena Pietro ebbe a raccontare l’accaduto la mattina del ritrovamento del cadavere di Roberta.
Tutte domande rimaste senza la loro risposta. Abbiamo anche costatato che non è stato manifestato dai familiari di Pietro cenno di cordoglio e dispiacere per la morte di Roberta“.
Foto di repertorio