Omicidio Claudio Domino, il ricordo della giovane vittima di mafia ancora senza verità

Omicidio Claudio Domino, il ricordo della giovane vittima di mafia ancora senza verità

PALERMO – Era il 7 ottobre del 1986, sono passati 35 anni, quando nel rione San Lorenzo di Palermo fu assassinato il piccolo Claudio Domino di appena 11 anni . Un delitto che ancora dopo tutto questo tempo è rimasto senza un fondo di verità.

La giovane vittima all’epoca dei fatti fu freddato con un colpo di pistola alla testa, ma gesto ancora rimasto senza una precisa motivazione. I genitori, la madre proprietaria di una cartoleria, e il padre operaio di telefonia, si aggiudicarono entrambe un appalto per la costruzione dell’aula bunker del Tribunale di Palermo dove si tenne il famoso maxiprocesso a Cosa nostra.

Il capoluogo siciliano ricorderà il ragazzino assassinato con diverse iniziative che cominceranno dalla giornata di oggi alle 9 davanti alla lapide, nella strada che oggi porta il suo nome e di tutte le altre giovani vittime uccise dalla mafia , con una “lettera per Claudio” , e diverse iniziative da parte di alcune scuole palermitane .

Importante la presenza della madre del piccolo, Graziella Accetta, che vede quest’anno differente agli altri nel ricordo del figlio , per dar voce anche alle altre “piccole” vittime che non devono essere dimenticate; la madre aggiunge anche un suo recente sogno : “quando tu Claudio compisti 18 anni..” .

Esempi come la morte di Claudio ci insegnano che cos’era la vera mafia e la crudeltà che ostentava anche di fronte all’anima innocente di un bambino, e della giustizia immediata che deve ottenere Claudio come le altre giovani vittime.

Foto ANSA