Omicidio Caravello, resta in carcere il presunto assassino: “Aveva attenzioni morbose per figlia dell’uomo ucciso”

PALERMO – Le celeri indagini, condotte dalla Polizia di Stato e dirette dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Palermo, in ordine all’individuazione del presunto autore dell’omicidio avvenuto negli scorsi giorni a Brancaccio hanno trovato riscontro nel provvedimento emesso dal G.I.P., che ha applicato la misura cautelare coercitiva della custodia in carcere nei confronti di Alessandro Sammarco, 20 anni, palermitano,  ritenuto presunto autore dell’omicidio di Natale Caravello.

L’altro ieri sera, intorno alle ore 20, i poliziotti sono intervenuti in via Pasquale Matera nel quartiere di Brancaccio, in seguito ad alcune telefonate di cittadini allarmati dall’aver udito degli spari su strada. Sul luogo segnalato, gli agenti hanno rinvenuto il corpo di un uomo riverso sul selciato e privo di vita.

Già da una prima ispezione i poliziotti hanno recuperato e sequestrato i bossoli non distanti dall’uomo che hanno fatto propendere per l’ipotesi dell’omicidio.

Le indagini celermente avviate dal personale della Squadra Mobile, si sono subito concentrate sul giovane che, poco dopo, ha confermato l’accaduto, presentandosi negli uffici di Polizia e asserendo di essere l’autore dell’assassinio di Caravello.

Dai primi riscontri emergerebbe che il proposito criminoso sia maturato nel contesto di dissidi privati sorti con la vittima scaturiti dalle attenzioni morbose dell’arrestato verso la figlia dell’ucciso.

Pertanto, sussistendo le esigenze cautelari, il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare coercitiva della custodia in carcere e attualmente si trova recluso nella locale casa circondariale “Lorusso Pagliarelli”.

Fonte foto: Facebook