Oltre 200 telefonini, pc e tablet rubati e poi rivenduti: arrestato un 34enne

Oltre 200 telefonini, pc e tablet rubati e poi rivenduti: arrestato un 34enne

PALERMO – La Polizia di Stato ha scoperto a Ballarò (Palermo), in una abitazione diroccata al confine con l’altro quartiere Albergheria, una “filiera” che, dal furto su strada o in abitazione passando per la ricettazione, si sarebbe conclusa con la rivendita degli apparecchi elettronici.

I poliziotti sino giunti al deposito di merce elettronica rubata attraverso una scrupolosa attività di osservazione e di controllo del territorio: una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impegnata in giri perlustrativi all’interno dell’Albergheria, ha notato come la camminata di un cittadino extracomunitario sia divenuta particolarmente frettolosa alla vista della Volante. L’uomo ha cambiato più volte direzione e lo ha fatto sempre guardandosi le spalle.

Quando gli agenti gli hanno intimato l’Alt ne è nato un inseguimento che si è concluso proprio in un appartamento di vicolo Muzio a Palazzo Reale dove il fuggitivo ha trovato riparo e che, evidentemente, era nella sua disponibilità.

Gli agenti lo hanno inseguito fin dentro lo stabile e, giunti nella cucina dell’abitazione, hanno notato come l’uomo si stesse liberando di alcuni cellulari contenuti in una tracolla portata al seguito e li stesse nascondendo in un cassetto della cucina.

Ciò ha, ovviamente, dato il via a una accurata perquisizione domiciliare che ha consentito di trovare, nascosti nella stessa stanza, oltre 200 articoli tra cellulari di ultima generazione, tablet, personal computer, sim card, mirco-sd e materiale elettronico usato per assemblare e ricostruire cellulari e tablet, segno di come in quella casa non soltanto giungessero cellulari rubati ma se ne creassero di nuovi attraverso componentistica di provenienza furtiva.

L’uomo è stato identificato in un ghanese di 34 anni, irregolare sul territorio, il quale è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione. Nei suoi confronti sono state inoltre avviate le procedure di espulsione da territorio dello Stato. Sono in corso ulteriori accertamenti anche per risalire ai legittimi proprietari degli apparecchi e procedere alla loro restituzione.