Nuove aggressioni contro gli agenti a Partinico. Uil Polizia: “Una sola Volante per comprensori enormi”

Nuove aggressioni contro gli agenti a Partinico. Uil Polizia: “Una sola Volante per comprensori enormi”

PALERMO –L’aggressione contro due agenti della Polizia di Stato a Partinico, durante un intervento per un TSO, evidenzia la criticità di un commissariato costretto a operare con una sola Volante, senza ulteriori supporti, in un territorio vastissimo“. Così ha dichiarato Giovanni Assenzio, segretario provinciale di Uil Polizia, a seguito dell’ultimo episodio di aggressione contro le Forze dell’Ordine, avvenuto dopo un caso simile a Bagheria, dove i poliziotti sono stati attaccati intenzionalmente.

Nuove aggressione contro gli agenti a Partinico

Il commissariato di Partinico – ha proseguito Assenzio – necessita di un’attenzione maggiore. Una singola Volante, anziché le due previste, risulta solo simbolicamente sufficiente per coprire l’intero comprensorio, che si estende dalla costa di Trappeto fino a Terrasini e, verso l’interno, fino a San Giuseppe Jato e all’area di competenza di Monreale. Si tratta di zone che, in alcuni casi, richiedono una presenza statale più incisiva“.

La Uil Polizia Palermo ha sottolineato che un intervento delicato come quello di Partinico rischia di essere trascurato per un periodo più lungo se l’unica Volante disponibile è impegnata in altre attività lontane. Commissariati come Partinico e Bagheria, pur essendo distaccati e dipendendo dagli uffici centrali di Palermo, necessitano di maggiori risorse in termini di personale e mezzi, adeguate a territori complessi e molto articolati. Con una sola Volante, le aspettative risultano spesso impossibili, e a pagarne le conseguenze sono i poliziotti stessi.

Uil Polizia: “Una sola Volante per comprensori enormi

Ai colleghi feriti nell’intervento a Partinico – ha concluso Assenzio – va tutta la solidarietà della Uil Polizia e i nostri auguri di pronta guarigione, così come ai colleghi coinvolti nei recenti fatti di Bagheria. L’appello alle autorità politiche è di passare dai proclami ai fatti, accogliendo le richieste di potenziamento dell’organico e dei mezzi, come sollecitato da tempo“.