Cronaca

Nuova misura di prevenzione, 5 Daspo “Fuori contesto” per 5 soggetti condannati per gravi reati

PALERMO – Condannati nel 2019 dal Tribunale di Palermo, 5 palermitani sono stati raggiunti da altrettanti D.A.Spo. cosiddetti “Fuori Contesto”, emessi dalla Questura di Palermo, tra le prime in ltalia ad applicare la nuova misura di prevenzione.

Dopo essere stati condannati per i reati di estorsione e rapina, aggravati dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale, commessi nella zona di via Maqueda nel corso del 2016 ai danni di alcuni soggetti appartenenti alla comunità palermitana del Bangladesh, 5 palermitani non potranno andare allo stadio per i prossimi 5 anni, in quanto ritenuti soggetti socialmente pericolosi.

I 5 malviventi, con arma in pugno e con fare intimidatorio, in più occasioni erano entrati all’interno degli esercizi commerciali taglieggiati costringendo, con la tipica forza di intimidazione delle organizzazioni mafiose, i gestori extracomunitari e gli altri connazionali presenti a soddisfare le loro ingiuste richieste di denaro, minacciandoli di morte e di altri atti di violenza in caso di rifiuto: questi i fatti alla base delle loro condanne.

Il Questore di Palermo, sulla scorta degli accertamenti svolti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine, ha così emesso nei confronti dei 5 sodali pregiudicati il neonato D.A.Spo . “Fuori Contesto”. Si tratta della più recente misura di prevenzione atipica introdotta dall’ultima novella legislativa in materia di sicurezza pubblica con il noto D.L. 53/2019 convertito nella Legge 77/2019 che, estendendone il campo di applicazione, consente all’Autorità di Pubblica Sicurezza di negare l’accesso alle manifestazioni sportive a chi si sia reso responsabile di gravi fatti di reato che si sono verificati al di fuori dell’ambito sportivo o che non siano necessariamente ricollegabili ad esso.

La nuova misura amplia le prerogative dei Questori, quali garanti della sicurezza pubblica, mettendo a loro disposizione uno strumento special preventivo a garanzia dell’obiettivo di impedire che soggetti condannati o denunciati per gravi reati, quali ad esempio associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina, spaccio di stupefacenti, rissa, possano riproporre condotte violente all’interno degli stadi, con ripercussioni di particolare rilievo sull’ordine e sulla sicurezza pubblica.

Redazione

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