“Non torneremo per strada”: nuovi problemi per gli occupanti della palazzina di via Calatabiano

“Non torneremo per strada”: nuovi problemi per gli occupanti della palazzina di via Calatabiano

CATANIA – Previsto per domattina, domenica 27 ore 10,30, un presidio di solidarietà sotto la palazzina occupata di via Calatabiano n°49, a Catania.

Pare che l’operazione prenda il via dal decreto sicurezza; alcuni agenti, approfittando dell’apertura del portone di chi usciva per accompagnare i figli a scuola, hanno fatto irruzione nell’immobile e tentato di schedare le famiglie che abitano la palazzina.

La dichiarazione è chiara, lo dicono loro stessi: “Dobbiamo censire in vista degli sgomberi”. Adesso, grazie anche alla determinazione degli occupanti, hanno lasciato la palazzina promettendo però di tornare, accompagnati anche da Enel e Sidra per controllare ed eventualmente staccare luce e acqua.

Ma i residenti non ci stanno. “Non torneremo per strada“, dichiara Deborah, abitante e madre di tre figli, che continua:Per anni abbiamo chiesto una casa, un tetto, un riparo alle istituzioni, senza nessuna risposta. Stanchi e un po’ rassegnati abbiamo messo insieme le ultime forze rimaste e abbiamo deciso di recuperare uno dei tanti immobili abbandonati e sottoposti a speculazione immobiliare“.

Le fa eco Davide: “Dal 7 novembre del 2015 abbiamo pulito, sistemato, abbellito e reso casa la palazzina di via Calatabiano 49. Da quel 7 novembre molti di noi hanno ritrovato la serenità, hanno ricomposto la famiglia, hanno riscaldato il cuore. Quel 7 novembre abbiamo capito che nulla ci viene regalato e che quei ‘diritti’ di cui si parla spesso sono solo carta, purtroppo“.

Abbiamo capito che solo lottando, insieme, si ottiene qualcosa, e anche quel poco che si ha va costantemente difeso. ‘Non torneremo per strada!’ non è uno slogan, è la promessa che facciamo, a noi stessi e a chi minaccia la nostra serenità. Per strada non è vita e non finiremo neanche in B&B temporanei o in camerate della Caritas. Torneremo in tutti gli uffici, dormiremo dentro la prefettura o l’ufficio casa, ma non torneremo per strada”. 

Immagine di repertorio