PALERMO – I volontari dell’associazione Addiopizzo agiranno a Palermo, nella zona commerciale di corso Calatafimi, per invitare i negozianti a non pagare il pizzo.
L’iniziativa
L’idea del movimento antimafia è stata presentata agli studenti dell’Educandato Maria Adelaide, situato proprio in corso Calatafimi.
Le parole di una volontaria
Ad intervenire durante l’illustrazione del progetto è stata Chloé Tucciarelli, volontaria dell’associazione: “Già diversi commercianti della zona li abbiamo accompagnati in questo percorso di libertà dal pizzo. Ci sono parrucchieri, commercianti di abbigliamento e titolari di onoranze funebri della zona di Corso Calatafimi che hanno iniziato a collaborare e denunciare“.
E continua: “Dal 2006 ne abbiamo assistiti circa 300, ma sono pochi rispetto ai tanti che ancora adesso pagano. Per questo domani busseremo alle vetrine e cercheremo di sensibilizzare e informare.
Il senso di tale percorso è quello di estendere in maniera più diffusa la rete di consumo critico antiracket “Pago chi non paga”, offrire il supporto dell’associazione a coloro che ancora adesso vivono stretti dalla morsa delle estorsioni e sensibilizzare il tessuto sociale a fare la propria parte attraverso la pratica degli acquisti“.
La volontaria ha concluso infine dicendo: “Vogliamo proseguire e rilanciare l’attività di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto al racket delle estorsioni nell’area di Pagliarelli, dove in passato abbiamo supportato commercianti e imprenditori che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare e in cui, tuttavia, il fenomeno resta presente”
Un movimento di aiuto alle vittime
Insomma, un percorso di sensibilizzazione contro le ingiustizie di Cosa Nostra che proprio sotto le feste chiede ai negozianti la “tassa” più salata.