PALERMO – La polizia di Palermo ha denunciato all’autorità giudiziaria S.G., 45 anni, pregiudicato, per i reati di violenza privata e danneggiamento aggravato. Lo scorso 18 aprile negli uffici di polizia “Oreto – Stazione” è arrivata la denuncia di una donna per il danneggiamento della propria autovettura avvenuto in via Bara all’Olivella.
La donna, in sede di denuncia, ha riferito agli agenti di aver parcheggiato il proprio mezzo, venerdì scorso alle ore 20,10 circa, vicino a Palazzo “Branciforte”, dovendo assistere con i propri figli a uno spettacolo al Teatro Massimo. Mentre era intenta alla manovra di parcheggio, si sarebbe avvicinato un uomo, appena uscito da un’abitazione vicina, che l’avrebbe “aiutata” a parcheggiare l’auto, sebbene tale aiuto non fosse stato da lei espressamente richiesto.
Dopo essere scesa dalla vettura, in compagnia dei propri figli ed essersi regolarmente allontanata dal luogo del parcheggio, l’uomo avrebbe “borbottato” alcune incomprensibili parole al suo indirizzo, probabilmente perché non gli aveva dato soldi per i suoi servigi.
Appena tornata poco dopo la mezzanotte la donna, sempre in compagnia dei propri figli, tornando in via Bara all’Olivella per prelevare la propria autovettura, aveva notato sul posto la presenza dello stesso uomo e si è accorta che la propria vettura presentava varie striature su tutta la carrozzeria.
Così ha chiesto all’uomo spiegazioni in merito, ma questi, con atteggiamento di scherno, le aveva riferito che probabilmente era stato un cane a provocare il danno alla sua macchina. Poi si era allontanato rapidamente, temendo probabilmente che la donna sollecitasse l’intervento delle forze dell’ordine.
Sulla base di quanto appreso in sede di denuncia dalla donna, gli agenti hanno immediatamente avviato i primi accertamenti attraverso l’analisi delle immagini catturate da alcuni sistemi di videosorveglianza della zona indicata. Da qui hanno ottenuto un chiaro riscontro della presenza dell’uomo in quel luogo la sera dei fatti, giungendo inoltre alla sua risolutiva identificazione, in quanto già noto loro come parcheggiatore abusivo.
L’uomo, raggiunto in casa propria e incalzato dagli agenti, ha confessato di essere il responsabile del danneggiamento dell’auto denunciato dalla donna. Allo stesso tempo ha consegnato ai poliziotti il cappellino che indossava quella sera e ha ammesso inoltre di essersi disfatto degli abiti che indossava, temendo di potere essere riconosciuto. Alla luce di ciò è stato denunciato all’autorità giudiziaria.