PALERMO – Si respira aria di rabbia, rammarico, sconfitta sociale a Palermo per la morte di Paolo Taormina, il 21enne ucciso durante una rissa in un locale.
Fitta la pioggia di commenti da parte della politica.
“Palermo non è sicura”
“La città non deve essere un campo di battaglia”
L’opposizione: “Non ci sono più parole”
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi e Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.
“La violenza non nasce dal nulla”
“Accogliamo con favore la decisione del sindaco di proclamare il lutto cittadino: un gesto giusto e doveroso, che riconosce la gravità del momento e consente alla città di fermarsi e riflettere. Ma non può bastare. Palermo sta vivendo una vera e propria emergenza educativa e sociale, che attraversa i quartieri, le scuole e le strade, e che da tempo segnala il venir meno dei legami comunitari e della capacità delle istituzioni di offrire alternative concrete ai nostri giovani”.
“La violenza che esplode oggi non nasce dal nulla: è il frutto di un disagio profondo, di un abbandono strutturale, di una solitudine collettiva che alimenta rabbia, rassegnazione e paura. Di fronte a tutto questo non bastano le reazioni emotive né i cordogli di rito: serve una presa di responsabilità politica e istituzionale che non si traduca nella sola repressione“.
“Per questo chiediamo la convocazione immediata di una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Palermo, dedicata al tema del disagio giovanile, della sicurezza e delle politiche educative, affinché si possa finalmente discutere in modo approfondito anche dei contenuti della mozione sul disagio giovanile già depositata dai gruppi di opposizione e rimasta finora senza riscontro“.
“Annunciamo inoltre che i gruppi di opposizione chiederanno un incontro urgente con il Prefetto per affrontare congiuntamente questa emergenza, nella consapevolezza che nessuna risposta potrà essere efficace senza un impegno condiviso tra istituzioni, forze dell’ordine, scuola, terzo settore e comunità educanti. Di fronte all’ennesima vita spezzata, non possiamo più limitarci alle parole. È il momento di agire, con responsabilità e coraggio, per restituire ai giovani di questa città la speranza e la possibilità di scegliere la vita”.
Ucciso per essersi opposto alla violenza
“Morte assurda e ingiustificabile”
“Ennesimo atto di violenza”
“Il dolore per l’ennesimo atto di violenza, sfociato nella morte di un giovane innocente, pesa come un macigno e mi fa sentire ancora più forte la responsabilità di fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire sicurezza alla nostra città e ai nostri concittadini. Al cordoglio e alla vicinanza alla famiglia, che esprimiamo con profondo dolore, deve ora seguire un netto cambio di passo”.
“Il Comune ha fatto e continua a fare tutto quanto è nelle proprie competenze per incrementare la presenza della Polizia Municipale, ma è evidente che questo, da solo, non basta. Serve un intervento immediato e deciso da parte dello Stato. Lo avevo già richiesto nelle scorse settimane, attraverso una lettera aperta al Governo nazionale, e torno a farlo oggi con ancora maggiore forza: servono più mezzi e più uomini in divisa, più controlli e più presenza sul territorio”.
“È necessario schierare l’esercito nelle strade e nei luoghi sensibili. A questa azione di controllo e contrasto deve però affiancarsi un intervento altrettanto deciso sul piano sociale, culturale ed educativo, coinvolgendo operatori del settore, scuole e famiglie. Solo così potremo costruire una comunità più sicura e più consapevole”.
Lo dichiara Domenico Bonanno, capogruppo della Democrazia Cristiana al Comune di Palermo.
“Città teatro di sangue e dolore”
“La nostra città è stata ancora una volta teatro di sangue e dolore: un giovane di appena 21 anni ha perso la vita, raggiunto da un colpo di pistola per aver semplicemente tentato di riportare la calma davanti al locale dei suoi genitori, almeno questo riferiscono gli organi di stampa. Un gesto di civiltà e coraggio, pagato con la vita”.
“Ho scritto al sindaco Lagalla per sollecitare un incontro urgente con S.E. il Prefetto, il Signor Questore, il Comandante provinciale dei carabinieri e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il comandante della polizia municipale e provinciale. Non possiamo più restare inerti di fronte a questa escalation di violenza”.
“È necessario mettere in campo azioni concrete, rapide e coordinate per fermare la circolazione di armi tra i giovani e prevenire altre tragedie. La sicurezza dei cittadini, in particolare dei nostri ragazzi, deve tornare ad essere una priorità assoluta. Confido nella sensibilità istituzionale e nella volontà di promuovere, quanto prima, un tavolo operativo con le Forze dell’Ordine, al fine di definire una strategia efficace di prevenzione, controllo e sequestro delle armi che continuano a circolare impunemente nelle nostre strade.”
Lo dichiara il consigliere Dc Natale Puma.
L’appello al sindaco da parte di Palumbo
“A seguito della tragica scomparsa di un giovane di 21 anni, avvenuta nelle prime ore del mattino di domenica 12 ottobre in circostanze ancora da chiarire, ho immediatamente rinnovato e rafforzato l’appello al Sindaco e al comando della polizia municipale per l’adozione di urgenti e concrete strategie di intervento mirate alla sicurezza e al controllo del territorio. L’ultimo grave fatto di cronaca, che ha scosso l’intera comunità cittadina, risale alla nota formale inviata lo scorso 2 maggio 2025. In quella nota ho evidenziato la situazione di degrado e potenziale pericolo nell’area di Largo Edoardo Alfano e Via Domenico Scinà, nel quartiere Borgo Vecchio, mettendo in luce:
- L’”insana e incivile abitudine” di gruppi di giovani, provenienti anche da altri quartieri, di radunarsi fino a notte fonda, specialmente il sabato sera, con musica ad alto volume proveniente da auto con impianti audio sovradimensionati.
- Il grave “disagio e preoccupazione” manifestato dai residenti per la mancanza di quiete pubblica e per le frequenti discussioni scaturite nel tentativo di difendere il proprio diritto al riposo.
Nella comunicazione indirizzata alle massime autorità cittadine, a poche ore dal delitto, ho evidenziato e reiterato quanto in più occasioni manifestato. Confida nell’adozione di ogni opportuna e necessaria strategia d’intervento, al fine d’intercettare e prevenire ogni attività non conforme alle regole del buon senso e della convivenza civile a dispetto della libertà dei cittadini di vivere il territorio in sicurezza. Per questo motivo, ho chiesto un maggiore controllo con presidi delle forze di polizia, nel giorno del sabato, in orario serale e notturno nell’area del Borgo Vecchio e nella piazza Largo Edoardo Alfano.
Esprimo il mio cordoglio per la giovane vita spezzata, quanto accaduto rende non più rinviabile l’implementazione di misure di prevenzione e controllo. Tali misure sono essenziali per garantire la legalità, il decoro e la sicurezza, permettendo a tutti i cittadini di vivere il proprio quartiere, la propria città, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, a partire da quello alla sicurezza e alla libertà”.
Lo dichiara Salvatore Palumbo, Consigliere e Presidente II Commissione Permanente Attività Sociali dell’VIII Circoscrizione.
Le dichiarazioni di Ferrandelli
“A poco più di un giorno da una delle pagine più brutte della nostra città, segnata dall’omicidio di un ragazzo, assistere alla partecipazione di altri centinaia di coetani che discutono sul valore della vita, ricercando l’impegno nel seguire modelli e stili di vita sempre più alti ed importanti, allarga il cuore confortandoci per la certezza di trovare la giusta strada per una reale, democratica e pacifica convivenza di comunità e di territorio“.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche giovanili, Fabrizio Ferrandelli, partecipando stamani all’apertura della settimana di studi danteschi.
Rivolgendosi ai ragazzi presenti “e con voi anche a tutte le ragazze e i ragazzi di Palermo” – ha detto l’assessore – “non potrà sfuggirvi che il cambiamento culturale della città dipende dal singolo comportamento che dovrà continuare ad essere colmo di valori, di visione, di curiosità, di pace e di prospettive. Un vigliacco gesto come quello che ha privato il futuro ad un ragazzo che alternava lo studio al lavoro, che amava la vita e gli amici, non potrà mai cancellare la bellezza di una vastissima fetta di giovani che sa costruire la cultura di comunità e di inclusione”.
“A voi e a tutti – conclude Ferrandelli – chiedo di difendere la storia e la cultura millenaria di Palermo fatta di risorse preziose, codici di cittadinanza e condivisione ai quali potersi ispirare e sui quali determinare un contagio sociale che confini la violenza e la cultura della sopraffazione modelli che non ci rappresentano”.
“Riflessione profonda e una risposta immediata dello Stato”
“La tragedia che ha scosso Palermo nelle ultime ore impone una riflessione profonda e una risposta immediata dello Stato. Un giovane ha perso la vita nel cuore della movida cittadina e questo è solo l’ultimo di una lunga e impressionante serie di episodi di violenza di strada. Ignobile il messaggio diffuso via social dal presunto responsabile dell’omicidio che in un video sembra fare apologia della mafia. È chiaro che la situazione sia fuori controllo e da molto tempo”.
Lo affermano in una nota le deputate M5S Daniela Morfino e Valentina D’Orso e il deputato pentastellato Davide Aiello.
“Stiamo presentando un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi – aggiungono – a prima firma Morfino per chiedere un piano straordinario di prevenzione e controllo del territorio. Già a seguito della sparatoria che a Monreale ha strappato la vita a tre giovani, avevamo presentato un’interrogazione al ministro Piantedosi per sapere come il governo intenda contrastare il fenomeno della compravendita di armi da fuoco nei circuiti illegali e della diffusione della detenzione di armi, in particolare tra minorenni e giovani adulti”.
Inoltre, “servono più risorse, più personale e un’azione coordinata tra Stato, Regione e Prefettura per garantire la sicurezza dei cittadini e sostenere chi lavora nei luoghi della movida. Non è accettabile la continua non risposta del governo, che fa solo propaganda e il gioco delle tre carte sul numero degli agenti che lavorano per la sicurezza dei nostri cittadini. Non possiamo abituarci alla violenza né lasciarci sopraffare dall’indifferenza. Palermo deve tornare a essere una città viva, accogliente e sicura, soprattutto per i più giovani”.