PALERMO – Dall’analisi della scatola nera della Vulcanello, la petroliera che presumibilmente si sarebbe scontrata con la Nuova Iside la sera dello scorso 12 maggio, emergono nuovi agghiaccianti dettagli.
Le registrazione scaturite riporterebbero due forti boati avvenuti a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, poi un silenzio tombale. Secondo gli inquirenti i forti rumori sarebbero riconducibili a due scontri avvenuti tra la petroliera e la Nuova Iside.
La sera del 12 maggio a bordo del natante, poi affondato nelle acque tra Ustica e di San Vito Lo Capo, si trovavano a bordo 3 persone: Matteo Lo Iacono (53 anni), il nipote Giuseppe Lo Iacono (34 anni) entrambi deceduti e Vito Lo Iacono il cui corpo non è stato mai ritrovato.
I parenti delle vittime si attendono che venga fatta chiarezza su tutta la vicenda e giustizia.
Immagine di repertorio
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