PALERMO – Erano consapevoli della sua minore età quando si intrattenevano in compagnia di una giovane prostituta.
È questo il risultato delle indagini della procura che hanno “incastrato” due poliziotti (in servizio nel reparto scorte), un avvocato civilista, uno psicoterapeuta in servizio all’azienda sanitaria provinciale, un dentista e un titolare di un sexy shop.
Un elenco, già corposo, che potrebbe allungarsi ulteriormente con i nomi di altri uomini. A rischiare un processo, infatti, ci sarebbero anche un artigiano, un pensionato, un piccolo imprenditore e il titolare di un’azienda di protesi acustiche.
Tra gli indagati figura anche l’ex fidanzato della ragazza, il 32enne Dario Nicolicchia: era lui a vestire i panni del “pappone” e a costringere la minorenne a prostituirsi. Contro l’ex commesso di un negozio di informatica pesanti accuse: sarebbe un “malato di sesso” col “vizio” di tentate di convincere diverse minorenni ad entrare nel giro della prostituzione, utilizzando la frase “col sesso si diventa ricchi“.
La giovane e i suoi genitori potrebbero costituirsi parte civile al processo.