Migranti e salvataggi Ong. C’è puzza di imbroglio

Migranti e salvataggi Ong. C’è puzza di imbroglio

PALERMO – Anche a partire dal 2017, un triste e agghiacciante record di migranti morti si va registrando nel Mediterraneo, peraltro suscettibile di un progressivo, e nello stesso tempo, catastrofico, aumento con l’ approssimarsi della bella stagione.

Ieri sera a Matrix, la trasmissione di Canale 5, Matteo Renzi ha dichiarato di essere soddisfatto della notizia che il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro ha avviato un’indagine su eventuali corresponsabilità delle Ong che prestano soccorso in mare ai migranti. L’ex presidente del Consiglio ha dichiarato, infatti, che ben venga una proficua azione della magistratura in tal senso, perché c’è bisogno di fare chiarezza, visto che l’Unione europea è diventata sorda, in fatto di cooperazione.

Attualmente, a quanto pare, Organizzazioni non governative di matrice tedesca e italiana da mesi sono impegnate con navi prese a nolo e spedite ad hoc in acque libiche pronte ad aspettare imbarcazioni fatiscenti e gommoni, attivati da organizzazioni criminali, per salvare i migranti africani, provenienti dai vari Stati africani sub sahariani, dopo essere stati ammassati in veri e propri campi di concentramento sparsi nelle coste libiche.

Di dubbi, su un possibile coinvolgimento delle Ong interessate, ce ne sono parecchi.

Primo, chi finanzia le spese di noleggio delle navi mercantili che vengono ormeggiate nelle coste libiche in attesa dei gommoni pieni di migranti On?.

Secondo, come prendono e con chi, i contatti, i trafficanti criminali con le Ong, visto che queste ultime risultano bene informate sui viaggi dei gommoni molto tempo prima della stessa Guardia costiera italiana, di stanza in Sicilia che viene avvisata dopo e Tramite telefoni satellitari, dagli stessi migranti imbarcati?

Terzo, ad ogni emigrato il viaggio in gommone in mare, costa mediamente 6 mila euro; oltre ai trafficanti, parte di questi soldi dove vanno a finire?

Quarto, I trafficanti criminali perché assicurano gli stessi sfortunati migranti che molto presto verranno soccorsi da navi civili che incontreranno lungo la rotta?

Quinto, La Phoenix e la Topaz sono due navi citate dal procuratore di Catania nell’audizione in Parlamento sul fenomeno delle Ong che mandano i loro mezzi in prossimità della Libia. E a questo punto è meglio non andare oltre. Anche noi abbiamo fiducia nella magistratura.

Giuseppe Firrincieli