PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari di Palermo, accogliendo la richiesta della Dda del capoluogo siciliano, ha archiviato l’indagine sulle ong Golfo Azzurro e Sea Watch, escludendo legami tra le due organizzazioni e i trafficanti di esseri umani libici.
Le due associazione umanitarie, quindi, secondo quanto stabilito dal giudice, non hanno commesso il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine è stata archiviata poiché non è emersa alcuna prova di connivenze tra le due ong e i trafficanti libici.
Una scelta, quella degli inquirenti del capoluogo siciliano, che appare in contrasto con la linea seguita dai colleghi catanesi che hanno ipotizzato a carico della ong Open Arms il reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I due diversi procedimenti penali a carico delle ong Golfo Azzurro e Sea Watch erano stati avviati nel maggio del 2017: il primo, contro Golfo Azzurro, dopo lo sbarco, a Lampedusa, di 220 migranti portati in salvo; il secondo, dopo una segnalazione della guardia di finanza che ipotizzava delle “incongruenze” nel comportamento della ong Sea Watch in occasione del soccorso portato, ad aprile del 2017, a un’imbarcazione in avaria.