Maxi truffa “spaccaossa”, il processo dopo 7 anni rischia la prescrizione

Maxi truffa “spaccaossa”, il processo dopo 7 anni rischia la prescrizione

PALERMO – Maxi truffa “spaccaossa”, il processo è a rischio prescrizione.

L’indagine ha svelato una mega truffa alle assicurazioni per centinaia di migliaia di euro, in cui persone in difficoltà economica accettavano di fingere incidenti stradali e subire fratture in cambio di denaro.

A orchestrare il raggiro erano due bande criminali, con la complicità di medici e titolari di agenzie infortunistiche.

Un processo che rischia la prescrizione

Nonostante i primi arresti e le indagini abbiano portato alla luce il sistema fraudolento, il processo ordinario è ancora fermo al primo grado dopo sette anni.

Il rischio è che il reato di lesioni gravissime inflitte alle vittime-complici finiscano in prescrizione.

L’udienza e i prossimi passi

Durante l’ultima udienza a Palermo, sono stati ascoltati alcuni testimoni dell’accusa. Alcuni imputati hanno scelto il rito abbreviato, vedendo già definite le loro posizioni con sentenze passate in giudicato.

Tuttavia, il dibattimento per i 10 imputati rimanenti è ancora lontano dalla conclusione: devono ancora essere ascoltati i testimoni della difesa, seguiti dalle conclusioni delle parti. La sentenza, dunque, potrebbe richiedere ancora mesi.