Maxi sequestro a Settecannoli: rete di spaccio tra due famiglie, droga negli armadi e nelle camere

Maxi sequestro a Settecannoli: rete di spaccio tra due famiglie, droga negli armadi e nelle camere

PALERMO – I carabinieri, in due operazioni svolte contemporaneamente nel quartiere Settecannoli, hanno arrestato Anna Maria Fernandez, 69 anni, e Matteo Megna, 28 anni, rispettivamente madre e figlio, Stefano Emanuele, 26 anni, e Mario Brancatello, 51 anni (in basso da sinistra a destra), tutti con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel piccolo appartamento in via Passaggio Bernardino Verro, abitato da Fernandez e Megna, i carabinieri hanno trovato circa 5,7 chili di marijuana già suddivisa in buste da 100 grammi ciascuna, 6 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 550 grammi, bilancini e altro materiale per il confezionamento e taglio, Il tutto nascosto all’interno della cameretta della 69enne, di fatto adibita a magazzino per lo “stoccaggio” della droga: le 57 buste da un etto di marijuana, già confezionate e termosaldate, all’interno di alcuni borsoni, che dovevano essere consegnati a dei “cavalli” per lo spaccio al dettaglio, mentre i 6 panetti di hashish da un etto, di cui uno già tagliato ed iniziato, con tutto l’occorrente per suddividere la droga in dosi e pesarla, erano nascosti all’interno dell’armadio tra i vestiti della donna, tra l’altro assieme ad un libretto postale dove i carabinieri ipotizzano possano confluire i proventi dello spaccio.

La signora ha provato inutilmente a scagionare il figlio, con già alcuni precedenti penali, assumendosi da sola la responsabilità del possesso dello stupefacente, ma ciò non è valso ad evitare che anche quest’ultimo venisse arrestato essendo evidente la sua complicità nella illecita detenzione.

Durante l’altra operazione i militari hanno sorpreso Stefano Emanuele, palermitano, mentre lanciava dalla finestra del suo appartamento in via Passaggio De Felice Giuffrida, una busta immediatamente raccolta per strada da Brancatello, palermitano anche lui, che ha tentato la fuga. Bloccato quest’ultimo, i carabinieri hanno visto che si trattava di una busta con 17 grammi di cocaina, dai quali sarebbe stato possibile ricavare circa 100 dosi per la vendita al dettaglio. La perquisizione in casa ha permesso di trovare due sacchetti di monetine per più di 1000 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.

I carabinieri ipotizzano che ci possa essere un sodalizio criminoso fra i due nuclei familiari, tra l’altro imparentati tra di loro.

Fernandez e Megna sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre Emanuele e Brancatello sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.