Marito e figlio spariti nel nulla, Rossella Accardo: “Non cerco vendetta, piuttosto vorrei elargire perdono”

Marito e figlio spariti nel nulla, Rossella Accardo: “Non cerco vendetta, piuttosto vorrei elargire perdono”

PALERMO – All’assassino “voglio ancora rivolgermi per sollecitarlo a compiere un gesto magnanimo in questo Natale prossimo: che la notte del 24 dicembre affidi ad un padre spirituale la verità affinché lo stesso possa narrarmela anche omettendo il nome del confidente. Prima o poi siamo destinati tutti a passar a miglior vita e credo che, a prescindere dalla fede professata, sia preferibile liberarsi di tutte quelle zavorre che appesantiscono la nostra anima. Non cerco vendetta, piuttosto vorrei elargire perdono”.

Lo ha detto Rossella Accardo, ex moglie dell’imprenditore Antonio Maiorana di 47 anni e madre di Stefano, di 22, scomparsi a Palermo il 3 agosto 2007. La donna, un anno e mezzo dopo la scomparsa dei congiunti, ha perso anche l’altro figlio morto suicida. Aver perso i figli l’ha fatto sprofondare nel vuoto assoluto.

Il suo pensiero corre sempre verso quel fatidico 3 agosto 2007. A colui che, con buona probabilità, ha continuato a svolgere la propria esistenza nella normalità di chi torna a casa e trova l’abbraccio dei propri figli, Rossella si è rivolta per chiedergli con quale animo riesca a mantenere i nervi saldi, a far finta di niente, ad aver lasciato nel passato quel gesto che a lei ha totalmente rivoluzionato la vita.

Nel 2015 i corpi di Antonio e Stefano sono stati cercati in un terreno di Carini (in provincia di Palermo) e anche dentro alcuni pozzi, ma di loro non c’era traccia. Poi, nel 2016, la svolta: la Procura di Palermo aveva infatti notificato due avvisi di garanzia, con l’accusa di omicidio, al noto costruttore palermitano Francesco Paolo Alamia e all’imprenditore Giuseppe Di Maggio. A settembre dello stesso anno il giudice per le indagini preliminari ha riaperto il caso, accogliendo la richiesta dei legali della famiglia disponendo ulteriori esami per analizzare le impronte digitali trovate sulla Smart degli scomparsi, abbandonata nei pressi dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Punta Raisi.