PALERMO – Da un po’ di tempo in rete non si parla di altro; la storia della marijuana legale, acquistabile ora anche in Italia, ha fatto rapidamente il giro del web con tutte le implicazioni che una notizia così ‘scottante’ può causare.
Da qualche settimana è in vendita in Italia Easy Joint, conosciuta anche come ‘cannabis light’, nel senso di leggera. Il perché di questa definizione è dato dalla sua composizione, che prevede un basso dosaggio di principio attivo.
Si parla più nello specifico del THC, ovvero il principio attivo in grado di causare l’effetto sballo e presente appunto in quantità minime; dall’altro lato il Cannabidiolo (CBD) resta in proporzione maggiormente presente; quest’ultimo è noto soprattutto per i suoi effetti analgesici e rilassanti, non a caso è diventato famoso per uso in ambito medico.
Ebbene, da poche settimane un’azienda italiana ha iniziato a commercializzare questa tipologia di cannabis, con un contenuto di principio attivo sotto i limiti previsti dalla legge; ma comunque in grado di mantenere il medesimo odore e sapore della marijuana ‘autentica’.
E la partenza è stata, come si dice in questi casi, col botto; anche a Palermo, dove l’unico punto vendita ufficiale in via Pignatelli Aragona ha venduto circa 640 grammi in poco più di due giorni.
Sono pochi attualmente i rivenditori in tutta Italia che dispongono della licenza per vendere tale sostanza; una ventina in tutto, e l’elenco si può reperire sul sito ufficiale di Easy Joint.
In poche ore quindi il punto vendita di Palermo è stato preso d’assalto da tantissime richieste, anche da parte di semplici curiosi attirati dall’idea di assaporare una marijuana simile in tutto e per tutto a quella originale, ma senza gli effetti psicotropi che la rendono illegale.
Ovviamente questa notizia così curiosa ha fornito l’occasione per tornare a parlare di legalizzazione della cannabis ed uso medico della sostanza; per quanto riguarda il primo aspetto, la liberalizzazione anche per uso personale, in Parlamento c’è una bozza di legge ferma da oltre un anno, visto che ogni volta che si affronta tale tematica gli sbarramenti trasversali sono molteplici. Sul tema si è espresso, favorevolmente, anche il consiglio comunale di Palermo con una mozione apposita.
La questione della cannabis medica è invece più concreta: tante regioni in Italia si sono adeguate alla normativa nazionale offrendo la possibilità, solo per alcune patologie regolarmente prescritte da un medico, di curarsi con la sostanza. Anche in Sicilia è possibile accedere a questo iter terapeutico, circoscritto a malattie quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, tumori allo stadio terminale, AIDS.
Una possibilità che era stata sbandierata già nel 2014, ma che poi ha visto una gestazione molto lenta: ad oggi l’accesso a questo tipo di terapie è ancora piuttosto complicato e non sono tantissimi i pazienti trattati.
Un processo da migliorare quindi, magari anche grazie al supporto di iniziative molto rumorose e mediatiche quale quella di Easy Joint, la marijuana legale venduta anche a Palermo dentro confezioni sigillate contenenti 8 grammi di marijuana per un costo di 17 euro. Lo sdoganamento della cannabis passa forse anche da qui.
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