PALERMO – Maria Falcone, la sorella del magistrato assassinato nel ’92, rompe il silenzio sulla Riforma Giustizia, invitando i diretti interessati a smettere di usare il nome del fratello “per sostenere posizioni che lui non può commentare”.
“Negli ultimi giorni ho ascoltato troppe voci sulla riforma della giustizia e soprattutto a proposito della separazione delle carriere“.
Ha commentato Maria Falcone, aggiungendo: “Trovo di cattivo gusto che si continui a tirare in ballo mio fratello Giovanni, utilizzando il suo nome per sostenere posizioni che lui non può commentare, né confermare, né smentire. Lo trovo profondamente scorretto e irrispettoso verso la sua memoria. Giovanni Falcone non può replicare e credo sia doveroso ricordare che a parlare per lui sono i suoi scritti e il suo lavoro, non interpretazioni o addirittura interviste mai esistite“.



