PALERMO – Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, questa mattina ha preso parte, presso il reparto scorte della caserma Lungaro, alla cerimonia in memoria dei caduti nel trentennale delle stragi dove, alla presenza delle massime cariche dello Stato, il Capo della Polizia Lamberto Giannini ha deposto una corona d’alloro.
A seguire, ha partecipato alla messa officiata in Cattedrale dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, nella ricorrenza della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Emanuela Loi.
Il sindaco si è recato infine in via D’Amelio per esprimere la sua vicinanza all’iniziativa promossa dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”
“Oggi celebriamo il ricordo di Paolo Borsellino e dei suoi agenti della scorta – dichiara Roberto Lagalla – ma anche quello di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia e servitori dello Stato che hanno sacrificato la loro vita, come ad esempio Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile, del quale proprio dopodomani ricorre l’anniversario della morte. Oggi siamo qui per testimoniare che, dopo quegli anni drammatici, a Palermo, grazie allo straordinario lavoro che, ogni giorno, i docenti svolgono nelle scuole siciliane. Un lavoro portato avanti con grande dedizione che ho avuto modo di apprezzare nei quattro anni e mezzo durante i quali ho guidato l’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale.
A noi, rappresentanti delle istituzioni – conclude il sindaco di Palermo – spetta testimoniare, con il lavoro quotidiano svolto secondo giustizia, equità ed efficienza, l’adesione a questo messaggio di educazione civile”