Mafia, avevano pianificato l’omicidio di Vincenzo Urso: in manette boss di Altavilla Milicia

Mafia, avevano pianificato l’omicidio di Vincenzo Urso: in manette boss di Altavilla Milicia

PALERMO – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria, questa mattina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Francesco Lombardo, 61 anni, e del figlio Andrea Lombardo, 36 anni (nella foto sotto da sinistra a destra), ritenuti i mandanti dell’omicidio di Vincenzo Urso, giovane imprenditore assassinato a colpi di pistola nella notte tra il 24 ed il 25 ottobre 2009 sotto la propria abitazione di Altavilla Milicia.

Lombardo Francesco Lombardo Andrea

 

La misura cautelare è stata emessa a seguito delle risultanze investigative acquisite dalla Compagnia Carabinieri di Bagheria attraverso l’assunzione di numerose testimonianze, attività tecniche e riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, già esponenti di spicco della mafia bagherese, che hanno consentito di accertare come l’evento delittuoso fosse maturato nel contesto delle dinamiche interne alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, retta in quel momento da Francesco Lombardo.

Riguardo al movente, le attività investigative hanno fatto emergere come alla base dell’episodio vi fosse l’indebita concorrenza lavorativa adoperata da Urso a discapito dei Lombardo, i quali, al pari della vittima, svolgevano l’attività imprenditoriale di “movimento terra” nella zona di Altavilla Milicia.

A questo, si aggiungeva il forte risentimento nutrito da tutta la famiglia Lombardo nei confronti di Urso, a seguito della rottura unilaterale del fidanzamento con la figlia del reggente Francesco Lombardo.

Le attività d’indagine, inoltre, hanno consentito di accertare come in epoca antecedente all’omicidio, fosse stato organizzato un altro agguato per uccidere Urso, che si era salvato per puro caso: infatti, in quella circostanza, i killer, facendo inversione di marcia con la moto, lo avevano perso di vista.

Francesco Lombardo è stato coinvolto anche nell’indagine antimafia “Argo” e il 9 febbraio del 2015, all’esito del giudizio abbreviato, è stato condannato alla pena di anni 14 di reclusione, per aver diretto, fino al 30 ottobre del 2012 (data del suo arresto per un episodio di estorsione aggravata) la famiglia mafiosa di Altavilla Milicia.

Il figlio Andrea Lombardo, il 5 giugno del 2014, è stato raggiunto da un provvedimento cautelare nell’ambito dell’operazione antimafia “Reset”, per aver partecipato alla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia; lo stesso, il 19 novembre dello scorso anno, sempre a seguito di giudizio abbreviato, è stato condannato alla pena di anni 6 e mesi 10 di reclusione. Le notifiche dei provvedimenti sono state effettuate presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, ove i suddetti risultano attualmente ristretti.