PALERMO – Il comitato cittadino Sos Ballarò, insieme a altre associazioni e realtà dell’Albergheria, a Palermo, hanno preso in custodia l’ex commissariato Duomo, in via Guido delle Colonne, sede della squadra “Catturandi”, un gruppo di poliziotti che tra il ’90 e il 2010 riuscì a trovare e arrestare i latitanti mafiosi come Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo, Andrea Adamo, Gaspare Pulizzi, Domenico Raccuglia e Gianni Nicchi.
La polizia di Stato ha lasciato quegli spazi da oltre un decennio e subito dopo i locali furono occupati per uso abitativo da alcuni cittadini senza casa fino a un anno fa.
Adesso i locali si trovano in stato di abbandono. Cinque mesi fa diverse associazioni che operano nel quartiere Albergheria hanno scritto una lettera al Prefetto chiedendo la convocazione di un tavolo per un nuovo utilizzo dello spazio.
Il bene è su un terreno di proprietà del Fec (Fondi enti di culto), e quindi di proprietà del Ministero dell’Interno. “Ad oggi – dicono le associazioni – non abbiamo ricevuto alcuna risposta e il Prefetto non ha mai reso alcuna notizia sul futuro dell’immobile. Riteniamo intollerabile che quello che è stato un importante presidio di legalità possa consumarsi nell’incuria o cadere in mano della microcriminalità“.
“Vogliamo perciò, in occasione delle celebrazioni per il trentennale delle stragi del 92, ricordare simbolicamente che la mafia si nutre del degrado e dell’abbandono dei territori e che si può sconfiggere solo se si danno risposte vere e concrete che riempiano i quartieri di infrastrutture sociali. Luoghi aggregativi, accesso ai diritti, associazionismo dal basso, sono per noi la migliore risposta per ricordare e praticare la lotta alla mafia. Per questa ragione da oggi questo spazio è sottoposto a custodia popolare in attesa che le istituzioni preposte se ne prendano cura e sviluppino un uso sociale della struttura“.
Dopo la pulizia dei locali saranno stesi dalle finestre dei lenzuoli bianchi, per rendere omaggio alla memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.