Fonte foto Nuovosoldo.it
PALERMO – La Procura di Palermo ha richiesto la condanna di 28 persone appartenenti alle cosche di Brancaccio e Santa Maria di Gesù, tra capimafia, gregari ed estortori, per un totale di quasi 300 anni di carcere nel processo derivante dall’inchiesta nota come “Stirpe Due”.
Al processo si sono costituiti parte civile il Comune di Palermo, difeso dall’avvocato Ettore Barcellona, la Fondazione Falcone e il Centro Pio La Torre, difesi dall’avvocato Francesco Cutraro, il Fai, Solidaria, Sos Impresa, Confcommercio Ospedale Civico, Condotta San Leonardo e Consorzio di Bonifica.
L’indagine ha rivelato gli affari e l’organigramma delle cosche. Peraltro, l’intercettazione del boss Maurizio Di Fede, in cui invitava una sua amica a non far partecipare il figlio alle manifestazioni in onore del giudice Falcone, aveva causato non poco scalpore.
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