PALERMO – Si è spento a Palermo all’età di 65 anni Gabriele Palpacelli, figura di rilievo nel mondo del tennis siciliano.
Il decesso è stato dovuto a una grave malattia con cui il tennista combatteva da tempo. Una carriera brillante quella di Gabriele Palpacelli che dedicò tutta la sua vita al tennis, prima da atleta e poi da dirigente. È stato anche presidente del Comitato regionale siciliano per 12 anni prima di essere eletto in Consiglio federale.
“Dopo una brillante carriera da tennista, infatti, Palpacelli – scrive la Federtennis sul suo sito – ha indossato giacca e cravatta e dopo vari incarichi, è stato presidente della Fit Sicilia per ben 12 anni. Grazie al suo apporto il tennis siciliano ha raggiunto risultati notevoli, certificati dai successi in campo internazionale degli alfieri Cecchinato e Caruso. Proprio Marco deve molto allo ‘zio Gabriele’, assoluta guida nei primi passi di crescita di Ceck. Era un uomo disponibile con tutti“.
Commovente il saluto dedicato allo zio da Marco Cecchinato, importante tennista al livello mondiale: “Ciao zio Gabri. Sei e sarai sempre un esempio. Il mio secondo papà ed il mio primo maestro. L’unico capace di tenere unita la nostra “big family”. Ti voglio ringraziare per avermi insegnato tanto e per avermi supportato. Porterò sempre con me il giorno in cui mi hai fatto impugnare la racchetta e terrò vive le tue parole finché giocherò. Sarai sempre nel mio cuore. Ciao monumento”.
Gabriele Palpacelli lascia la moglie Anna, i suoi due figli, Francesco e Carolina, e una nipotina. Il lutto genera un vuoto incolmabile nel cuore di coloro che hanno avuto modo non solo di ammirare le sue abilità da tennista, ma anche la grande umanità che lo caratterizzava.
Fonte foto Fit