PALERMO – Lutto all’interno di Casa Savoia per la morte a 78 anni del Duca Amedeo d’Aosta, scomparso stamattina ad Arezzo. Aveva sposato Silvia Paternò di Spedalotto, nobildonna palermitana. Lo si è appreso tramite un comunicato diffuso dai familiari. Il Duca è morto la notte scorsa all’ospedale San Donato di Arezzo dove era ricoverato da giovedì 27 maggio. Nel corso della sua vita, Amedeo d’Aosta è sopravvissuto anche al campo di concentramento nazista di Hirschegg in Austria.
In un’intervista rilasciata ad Adnkronos, la principessa palermitana, Signoretta Alliata Licata di Baucina ha ricordato con commozione il Duca. La principessa ha dichiarato di avere conosciuto Amedeo d’Aosta all’inizio della relazione con Silvia Paternò di Spedalotto, sua carissima amica.
Amedeo d’Aosta e Silvia Paternò di Spedalotto si sposarono nel 1987 nella cappella di Villa Spedalotto, a Bagheria (Palermo), dimora settecentesca della famiglia che fu anche set, nel 1991, di alcune scene del film ‘Johnny Stecchino‘ di Roberto Benigni.
Signoretta Alliata Licata di Baucina ricorda la generosità e la sua “umanità estrema“. La nobildonna palermitana ha parlato di una persona speciale che faceva sentire gli altri al centro del mondo. Educato al rispetto degli altri – ha proseguito – ha impartito la stessa educazione ai figli nella semplicità e nell’amore per la natura e per il mare.
Dall’intervista emerge anche la figura di un uomo innamorato non solo di sua moglie e dei suoi figli, ma anche della Sicilia, tanto che, sempre secondo le parole di Signoretta Alliata Licata di Baucina, voleva ancora vivere e tornare nell’isola e nel suo mare “che per lui era un mondo”.
Fonte immagine Facebook – Paolo Magrini